All'interno dell'attuale quadro storico-sociale, complesso e globalizzato - attraversato quanto mai dalle tante declinazioni in cui si esprime la tensione tra identità e differenza, tra sé e altro (I sé -, si evidenzia incontrovertibilmente il dato inquietante di forme antiche e nuove di violenza sulle donne. Si tratta di violenza fisica e di violenza simbolica, profondamente radicate in una asimmetria fra donne e uomini giocata sui piani della coppia e della famiglia, del lavoro e della rappresentatività sociale e politica, della produzione e della trasmissione culturale. La constatazione del perdurare di una relazione asimmetrica tra donne e uomini ripropone annosi e pesanti interrogativi: in che modo i modelli e le istituzioni (formali e non formali) dell'educazione, nonché le teorie e le pratiche formative, concorrono alla produzione e alla riproduzione di tale asimmetria? E, di converso, in che modo è possibile ipotizzare, nelle nostre società, teorie e pratiche educative, nonché assetti istituzionali in grado di contrastare efficacemente tale asimmetria? Il saggio propone un modello di raccordo inter-istituzionale tra scuola e Università-Archivio di Genere quale possibilità di implementare percorsi virtuosi di educazione alle differenze.
Nella storia, l'ignoto del possibile. Rete di scambi condivisi fra Archivio di Genere e Scuola
GALLELLI, Rosa
2016-01-01
Abstract
All'interno dell'attuale quadro storico-sociale, complesso e globalizzato - attraversato quanto mai dalle tante declinazioni in cui si esprime la tensione tra identità e differenza, tra sé e altro (I sé -, si evidenzia incontrovertibilmente il dato inquietante di forme antiche e nuove di violenza sulle donne. Si tratta di violenza fisica e di violenza simbolica, profondamente radicate in una asimmetria fra donne e uomini giocata sui piani della coppia e della famiglia, del lavoro e della rappresentatività sociale e politica, della produzione e della trasmissione culturale. La constatazione del perdurare di una relazione asimmetrica tra donne e uomini ripropone annosi e pesanti interrogativi: in che modo i modelli e le istituzioni (formali e non formali) dell'educazione, nonché le teorie e le pratiche formative, concorrono alla produzione e alla riproduzione di tale asimmetria? E, di converso, in che modo è possibile ipotizzare, nelle nostre società, teorie e pratiche educative, nonché assetti istituzionali in grado di contrastare efficacemente tale asimmetria? Il saggio propone un modello di raccordo inter-istituzionale tra scuola e Università-Archivio di Genere quale possibilità di implementare percorsi virtuosi di educazione alle differenze.File | Dimensione | Formato | |
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