Stefano Gobar e la controversia sul corpo risorto nella Bibliotheca di Fozio

Il capitolo 232 della "Biblioteca" di Fozio è dedicato all'opera di "un triteista, un tal Stefano, soprannominato Gobar": nessuna notizia su di lui ci viene da altre fonti. Ricerche recenti consentono di delineare una più efficace interpretazione di alcune delle opinioni di Gobar alla luce delle controversie teologiche in Egitto nel VI secolo: è così possibile avere una idea più chiara di che fisionomia avesse la sua opera, sebbene permangano elementi di incertezza; e soprattutto è possibile intuire perché Fozio avesse un interesse così spiccato verso un dibattito dottrinale che affondava le sue radici nelle dottrine escatologiche di Origene. Si può ipotizzare che alcune questioni poste dalla controversia iconoclasta spingessero Fozio a riflettere sulla natura del corpo glorioso.

Chapter 232 of Photius' Bibliotheca is dedicated to the book by "a certain Stephen, tritheist, a.k.a. Gobar": we can gather no more information about him from other sources. Recent research proposed an effective interpretation of some of Gobar's thoughts on the background of sixth-century theological controversies in Egypt: now we may better perceive what his work may have been like, although it stays somehow mysterious; and we may also grasp the reasons why Photius had such a lively interest in debates arising from Origen's eschatological doctrines. Some issues raised by the iconoclastic controversy - one may assume - sparked Photius' interest in the nature and consistency of the glorious body.