È nullo l’avviso di accertamento, che trae origine dalla dichiarazione dell’ufficio di improcedibilità dell’istanza di interpello disapplicativo ex art. 30 della legge n. 724 del 1994, se emesso benché la giurisdizione di merito, in primo ed in secondo grado, abbia ritenuto illegittimo tale diniego, avendo l’imprenditore dimostrato le ragioni oggettivamente non opponibili alla propria volontà per il mancato conseguimento dei redditi minimi.

Rigidità vs. ragionevolezza nell’applicazione della disciplina antielusiva delle società di comodo

SELICATO, GIANLUCA
2016-01-01

Abstract

È nullo l’avviso di accertamento, che trae origine dalla dichiarazione dell’ufficio di improcedibilità dell’istanza di interpello disapplicativo ex art. 30 della legge n. 724 del 1994, se emesso benché la giurisdizione di merito, in primo ed in secondo grado, abbia ritenuto illegittimo tale diniego, avendo l’imprenditore dimostrato le ragioni oggettivamente non opponibili alla propria volontà per il mancato conseguimento dei redditi minimi.
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