Nel paesaggio fisico come in quello umano, il Mediterraneo crocevia, il Mediterraneo eteroclito si presenta al nostro ricordo come un’immagine coerente, un sistema in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale. […] Il Mediterraneo è una buona occasione per presentare un “altro” modo di accostarsi alla storia (F. Braudel, Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni, Bompiani, Milano 1987, p.9). La storia del Mediterraneo è una secolare storia di migrazioni e di mescolanze, interrotta di recente e per breve tempo da uno statico sistema bipolare, che sorto sulle strategie della guerra fredda ci ha fatto credere all’esistenza di un’Europa chiusa nelle mura della “sua” civiltà. La caduta di questo sistema e l’attentato alle Twin Towers nel settembre del 2001 hanno restituito centralità al mar Mediterraneo e al contempo hanno generato profonde lacerazioni politiche, economiche e umanitarie. Il Mediterraneo è diventato sempre più un crocevia di grande instabilità, dove si confrontano e scontrano società, economie, religioni, popoli. E’ un’area sottoposta a stress continui, dove mancano giustizia e pace mentre crescono violenti conflitti per controllare territori e risorse naturali a beneficio di gruppi di potere e di una economia di guerra. Popoli, spinti da disperazione, sofferenze, paure per la propria vita, migrano sempre più numerosi verso l’Europa, vista come luogo di pace e di benessere, ma non sempre capace di capire e agire. Eppure, i cambiamenti, sebbene violenti, denotano vitalità e voglia di progresso. che rischiano di essere soffocate. È necessario riscoprire in cosa consista l’eredità del Mediterraneo, apprezzandone il valore di spazio multidimensionale dove pluralismo multiculturale e multireligioso sono all’origine di una possibile cultura della coabitazione, dove esiste una comune eredità, dove le diverse religioni hanno una comune missione di pace, dove è possibile costruire un comune umanesimo.
Diritti e religioni nel crocevia mediterraneo
DAMMACCO, Gaetano
2016-01-01
Abstract
Nel paesaggio fisico come in quello umano, il Mediterraneo crocevia, il Mediterraneo eteroclito si presenta al nostro ricordo come un’immagine coerente, un sistema in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale. […] Il Mediterraneo è una buona occasione per presentare un “altro” modo di accostarsi alla storia (F. Braudel, Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni, Bompiani, Milano 1987, p.9). La storia del Mediterraneo è una secolare storia di migrazioni e di mescolanze, interrotta di recente e per breve tempo da uno statico sistema bipolare, che sorto sulle strategie della guerra fredda ci ha fatto credere all’esistenza di un’Europa chiusa nelle mura della “sua” civiltà. La caduta di questo sistema e l’attentato alle Twin Towers nel settembre del 2001 hanno restituito centralità al mar Mediterraneo e al contempo hanno generato profonde lacerazioni politiche, economiche e umanitarie. Il Mediterraneo è diventato sempre più un crocevia di grande instabilità, dove si confrontano e scontrano società, economie, religioni, popoli. E’ un’area sottoposta a stress continui, dove mancano giustizia e pace mentre crescono violenti conflitti per controllare territori e risorse naturali a beneficio di gruppi di potere e di una economia di guerra. Popoli, spinti da disperazione, sofferenze, paure per la propria vita, migrano sempre più numerosi verso l’Europa, vista come luogo di pace e di benessere, ma non sempre capace di capire e agire. Eppure, i cambiamenti, sebbene violenti, denotano vitalità e voglia di progresso. che rischiano di essere soffocate. È necessario riscoprire in cosa consista l’eredità del Mediterraneo, apprezzandone il valore di spazio multidimensionale dove pluralismo multiculturale e multireligioso sono all’origine di una possibile cultura della coabitazione, dove esiste una comune eredità, dove le diverse religioni hanno una comune missione di pace, dove è possibile costruire un comune umanesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.