L’indagine proposta verte sugli antecedenti storici della nozione cartesiana di realitas obiectiva nel contesto della scolastica medievale e, in particolare, in ambito scotista. Assente negli scritti dei predecessori immediati di Descartes l’espressione ‘realitas obiectiva’ è invece presente nel quadro dello scotismo del XIV secolo, in una tradizione che risale a Giovanni Canonico (Jean Marbres). Lo scopo dell’articolo è duplice: in primo luogo, esso mira a fornire una delucidazione della nozione di realitas obiectiva attraverso un’analisi del contesto semantico in cui essa si colloca; in secondo luogo, esso intende precisare il ruolo dello scotista padovano Antonio Trombetta nella diffusione di tale espressione tra il XV e il XVI secolo.
L’univocité de l’étant et l’origine de la distinction entre realitas subiectiva et realitas obiectiva
MARRONE, FRANCESCO
2013-01-01
Abstract
L’indagine proposta verte sugli antecedenti storici della nozione cartesiana di realitas obiectiva nel contesto della scolastica medievale e, in particolare, in ambito scotista. Assente negli scritti dei predecessori immediati di Descartes l’espressione ‘realitas obiectiva’ è invece presente nel quadro dello scotismo del XIV secolo, in una tradizione che risale a Giovanni Canonico (Jean Marbres). Lo scopo dell’articolo è duplice: in primo luogo, esso mira a fornire una delucidazione della nozione di realitas obiectiva attraverso un’analisi del contesto semantico in cui essa si colloca; in secondo luogo, esso intende precisare il ruolo dello scotista padovano Antonio Trombetta nella diffusione di tale espressione tra il XV e il XVI secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.