Questa monografia affronta criticamente il problema della ricostruzione filologica del testo della Clavis Physicae di Honorius Augustodunensis, maestro della Chiesa del secolo XII, che raccolse nella sua opera in parte in forma di epitome in parte in forma letterale il Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena. Il problema di tale duplice trattamento del Periphyseon nella Clavis Physicae risponde, secondo il presente studio, ad una precisa esigenza di ordine dottrinale di Honorius e non, come ha voluto intendere la storiografia filosofica del secolo scorso, a fattori accidentali di erronea trascrizione o di incomprensione del capolavoro di Eriugena. L’intento di preservare letteralmente la quasi totalità del libro V del Periphyseon adombra la dottrina escatologica del neoplatonismo cristiano che contempla il ritorno ultimo di tutti gli enti creati nella fonte originaria dell’Uno iniziato e guidato dall’azione salvifica del Cristo. In tal senso, dopo un inquadramento storico e dottrinale della vita, dell’opera e delle fonti di Honorius Augustodunesis, il lavoro pone la questione tecnica della constitutio textus della Clavis Physicae come esigenza di differenziare ecdoticamente le sue due diverse parti, secondo l’intento originario del suo autore, ma con il fine precipuo di salvaguardarne l’unità letteraria.

La Clauis Physicae di Honorius Augustodunensis. Introduzione alla edizione critica (Momenti e problemi della storia del pensiero, 44)

ARFE', Pasquale
2011-01-01

Abstract

Questa monografia affronta criticamente il problema della ricostruzione filologica del testo della Clavis Physicae di Honorius Augustodunensis, maestro della Chiesa del secolo XII, che raccolse nella sua opera in parte in forma di epitome in parte in forma letterale il Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena. Il problema di tale duplice trattamento del Periphyseon nella Clavis Physicae risponde, secondo il presente studio, ad una precisa esigenza di ordine dottrinale di Honorius e non, come ha voluto intendere la storiografia filosofica del secolo scorso, a fattori accidentali di erronea trascrizione o di incomprensione del capolavoro di Eriugena. L’intento di preservare letteralmente la quasi totalità del libro V del Periphyseon adombra la dottrina escatologica del neoplatonismo cristiano che contempla il ritorno ultimo di tutti gli enti creati nella fonte originaria dell’Uno iniziato e guidato dall’azione salvifica del Cristo. In tal senso, dopo un inquadramento storico e dottrinale della vita, dell’opera e delle fonti di Honorius Augustodunesis, il lavoro pone la questione tecnica della constitutio textus della Clavis Physicae come esigenza di differenziare ecdoticamente le sue due diverse parti, secondo l’intento originario del suo autore, ma con il fine precipuo di salvaguardarne l’unità letteraria.
2011
978-88-7723-102-4
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