Il diritto ad una buona amministrazione rappresenta un principio di ampia portata che comprende al suo interno diverse garanzie riconosciute ai soggetti che si relazionano con la pubblica amministrazione. Nell’ambito dei diritti riconosciuti dall’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, sicuramente non esaustivo nella sua elencazione, rientra il dovere di dare una risposta agli istanti entro un termine ragionevole. Com’è noto una ‘buona’ decisione è prima di tutto una decisione rapida e tempestiva ed una buona amministrazione è quella che risponde nei tempi stabiliti. Lo stato di incertezza sull’esito della propria istanza rappresenta infatti uno degli strumenti più efficaci per esercitare la propria autorità su un altro soggetto. In questa prospettiva lo scritto analizza l’attuazione del diritto ad una buona amministrazione nel sistema italiano con riferimento ad uno dei sui aspetti più significativi: il diritto ad avere una rapida risposta dalla pubblica amministrazione. Nonostante i diversi rimedi predisposti nel tempo dal legislatore italiano di fronte al silenzio dell’amministrazione, tra i quali domina il silenzio –assenso, tuttavia ogni qual volta è interessato l’esercizio di poteri discrezionali tali strumenti non garantiscono il rispetto del diritto ad una buona amministrazione che invece richiede che le persone coinvolte dall’azione amministrativa abbiano diritto ad un provvedimento espresso e in tempo certi. Un decisione esplicita resta in fondo il modo più efficace per neutralizzare i dubbi sull’esistenza di una decisione e le incertezze sulle motivazioni dell’amministrazione.

The right to good administration and the administrative inaction: a troubled relationship

BONOMO, Annamaria
2015-01-01

Abstract

Il diritto ad una buona amministrazione rappresenta un principio di ampia portata che comprende al suo interno diverse garanzie riconosciute ai soggetti che si relazionano con la pubblica amministrazione. Nell’ambito dei diritti riconosciuti dall’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, sicuramente non esaustivo nella sua elencazione, rientra il dovere di dare una risposta agli istanti entro un termine ragionevole. Com’è noto una ‘buona’ decisione è prima di tutto una decisione rapida e tempestiva ed una buona amministrazione è quella che risponde nei tempi stabiliti. Lo stato di incertezza sull’esito della propria istanza rappresenta infatti uno degli strumenti più efficaci per esercitare la propria autorità su un altro soggetto. In questa prospettiva lo scritto analizza l’attuazione del diritto ad una buona amministrazione nel sistema italiano con riferimento ad uno dei sui aspetti più significativi: il diritto ad avere una rapida risposta dalla pubblica amministrazione. Nonostante i diversi rimedi predisposti nel tempo dal legislatore italiano di fronte al silenzio dell’amministrazione, tra i quali domina il silenzio –assenso, tuttavia ogni qual volta è interessato l’esercizio di poteri discrezionali tali strumenti non garantiscono il rispetto del diritto ad una buona amministrazione che invece richiede che le persone coinvolte dall’azione amministrativa abbiano diritto ad un provvedimento espresso e in tempo certi. Un decisione esplicita resta in fondo il modo più efficace per neutralizzare i dubbi sull’esistenza di una decisione e le incertezze sulle motivazioni dell’amministrazione.
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