La macerazione fetale è un processo di decomposizione dei tessuti molli, che si verifica in tutte le specie, ma con un’incidenza maggiore in quella bovina, a seguito della prematura lisi del corpo luteo gravidico, del conseguente processo infiammatorio e della colonizzazione batterica del feto. Questo lavoro descrive il rinvenimento del solo cranio fetale nel corno uterino di una bovina Frisona di 4 anni, con presunta gravidanza di circa 6 mesi. Circa 150 giorni dopo la F.A., la bovina aveva manifestato uno scolo vulvare brunastro e, alla palpazione ed all’ecografia transrettali effettuate, si è percepita e visualizzata la presenza di una massa ovale, dura, compatta, iperecogena, di 5-6 x 7 cm, nel corno uterino sinistro. La doppia somministrazione per via intramuscolare di 25 mg di dinoprost (Dinolytic®, Pfizer, Italia) a distanza di 24 ore non aveva determinato dilatazione cervicale. La somministrazione, in terza giornata, per via epidurale, di 12,5 mg dello stesso farmaco, aveva determinato una dilatazione cervicale di circa 2 cm, insufficiente a garantire l’espulsione della massa. Si è optato per l’isterotomia che ha consentito l’estrazione di un cranio fetale, con i due emi-corpi mandibolari e porzione dell’arcata orbitaria, ascrivibile, per dimensioni, ad un’epoca gestazionale di circa 120-140 giorni. L’insolito reperto potrebbe essere il residuo, andato incontro a macerazione, di un feto abortito ed espulso parzialmente. Ciò potrebbe essersi verificato a seguito di una dilatazione incompleta e transitoria della cervice, con successiva contrazione e chiusura, e conseguente necrosi e distacco del corpo fetale aldilà dell’ostio cervicale esterno.

Rinvenimento del solo cranio fetale nell'utero di una bovina, con presunta gravidanza di sei mesi

RIZZO, ANNALISA;RONCETTI, MARIA;MUTINATI, MADDALENA;PANTALEO, MARIANNA;PICCINNO, MARIAGRAZIA;SCIORSCI, Raffaele Luigi
2015-01-01

Abstract

La macerazione fetale è un processo di decomposizione dei tessuti molli, che si verifica in tutte le specie, ma con un’incidenza maggiore in quella bovina, a seguito della prematura lisi del corpo luteo gravidico, del conseguente processo infiammatorio e della colonizzazione batterica del feto. Questo lavoro descrive il rinvenimento del solo cranio fetale nel corno uterino di una bovina Frisona di 4 anni, con presunta gravidanza di circa 6 mesi. Circa 150 giorni dopo la F.A., la bovina aveva manifestato uno scolo vulvare brunastro e, alla palpazione ed all’ecografia transrettali effettuate, si è percepita e visualizzata la presenza di una massa ovale, dura, compatta, iperecogena, di 5-6 x 7 cm, nel corno uterino sinistro. La doppia somministrazione per via intramuscolare di 25 mg di dinoprost (Dinolytic®, Pfizer, Italia) a distanza di 24 ore non aveva determinato dilatazione cervicale. La somministrazione, in terza giornata, per via epidurale, di 12,5 mg dello stesso farmaco, aveva determinato una dilatazione cervicale di circa 2 cm, insufficiente a garantire l’espulsione della massa. Si è optato per l’isterotomia che ha consentito l’estrazione di un cranio fetale, con i due emi-corpi mandibolari e porzione dell’arcata orbitaria, ascrivibile, per dimensioni, ad un’epoca gestazionale di circa 120-140 giorni. L’insolito reperto potrebbe essere il residuo, andato incontro a macerazione, di un feto abortito ed espulso parzialmente. Ciò potrebbe essersi verificato a seguito di una dilatazione incompleta e transitoria della cervice, con successiva contrazione e chiusura, e conseguente necrosi e distacco del corpo fetale aldilà dell’ostio cervicale esterno.
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