Background: L’abuso degli anziani è un problema diffuso ma sottostimato. L’entità di tale problema non è del tutto nota sia per la mancanza di segnalazioni e/o denunce sia per la difficoltà di individuare precocemente gli indicatori di un buso. Esistono molte forme di abuso sugli anziani, tra cui quelle di natura psicologica, economica, sessuale, fisica, sociale, istituzionale, ma l’abuso include anche l’incuria e l’abbandono. È chiaro, quindi, che il maltrattamento può concretizzarsi non solo con una condotta attiva, ma anche con un atteggiamento omissivo attraverso il silenzio, la sottovalutazione o l’omessa segnalazione. Saper individuare i segni caratteristici di un maltrattamento dell’anziano rappresenta un dovere da parte di ogni operatore sanitario, cruciale per l’adozione di idonee misure di difesa a tutela della vittima e di contrasto all’autore del reato. Obiettivo: Verificare il grado di percezione del fenomeno da parte degli operatori sanitari, e se essi stessi siano in grado di identificare tempestivamente i segni precoci di abuso ed adottare le azioni necessarie per la segnalazione. Materiali e metodi: Dal 1 al 30 aprile 2015, a tutti gli operatori (Medici, Medici in formazione specialistica, Infermieri, OSS e Portantini) delle Unità Operative di Medicina Interna e di Geriatria dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso (Molise) e del Policlinico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Puglia) è stato sottoposto un questionario formulato sulla scorta di altri già debitamente utilizzati e validati in altre realtà internazionali, che va ad esplorare: 1. la conoscenza da parte degli operatori del fenomeno, 2. la loro capacità di riconoscere gli eventuali segni di abuso, 3. la prevalenza del fenomeno (nel senso se abbiano mai avuto esperienza di abuso sugli anziani) 4. la conoscenza degli stessi operatori riguardo le azioni da adottare nel momento in cui si trovino di fronte ad un abuso. Risultati: La raccolta dei dati ha permesso di ottenere un totale di 98 questionari compilati su 142 somministrati (69.0%). La maggioranza dei questionari è stata compilata da soggetti di sesso femminile (75.5%), di età compresa tra 41 e 50 anni (27.6%) e con qualifica di infermiere (46.9%). La Tabella 1 descrive i dati preliminari ottenuti e la divisione per Unità Operative e per qualifica dei compilatori. La tabella 2 mostra la distribuzione per sesso e classi di età dei compilatori in base alla sede ed all’Unità Operativa di appartenenzaConclusioni: Da questi dati preliminari si evince come l’interesse per l’abuso sugli anziani, sebbene presente, non rappresenti per tutti gli operatori sanitari una priorità né un problema sentito, probabilmente in relazione alla scarsa conoscenza del fenomeno, ma soprattutto degli indicatori di abuso e delle procedure da attuare nel qual caso si venga a conoscenza di tale fenomeno. Quindi emerge forte l’esigenza di una formazione continua ed aggiornata sugli indicatori di abuso al fine di una loro più precisa individuazione nonché sulle procedure di segnalazione obbligatori alle Direzioni Sanitarie ed all’Autorità Giudiziaria.

Abusi e violenze sugli anziani: cosa ne pensano gli operatori? Primi risultati di una indagine

GRATTAGLIANO, IGNAZIO;CATANESI, Roberto;SABBA', Carlo;FIORE, Giorgio;
2015-01-01

Abstract

Background: L’abuso degli anziani è un problema diffuso ma sottostimato. L’entità di tale problema non è del tutto nota sia per la mancanza di segnalazioni e/o denunce sia per la difficoltà di individuare precocemente gli indicatori di un buso. Esistono molte forme di abuso sugli anziani, tra cui quelle di natura psicologica, economica, sessuale, fisica, sociale, istituzionale, ma l’abuso include anche l’incuria e l’abbandono. È chiaro, quindi, che il maltrattamento può concretizzarsi non solo con una condotta attiva, ma anche con un atteggiamento omissivo attraverso il silenzio, la sottovalutazione o l’omessa segnalazione. Saper individuare i segni caratteristici di un maltrattamento dell’anziano rappresenta un dovere da parte di ogni operatore sanitario, cruciale per l’adozione di idonee misure di difesa a tutela della vittima e di contrasto all’autore del reato. Obiettivo: Verificare il grado di percezione del fenomeno da parte degli operatori sanitari, e se essi stessi siano in grado di identificare tempestivamente i segni precoci di abuso ed adottare le azioni necessarie per la segnalazione. Materiali e metodi: Dal 1 al 30 aprile 2015, a tutti gli operatori (Medici, Medici in formazione specialistica, Infermieri, OSS e Portantini) delle Unità Operative di Medicina Interna e di Geriatria dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso (Molise) e del Policlinico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Puglia) è stato sottoposto un questionario formulato sulla scorta di altri già debitamente utilizzati e validati in altre realtà internazionali, che va ad esplorare: 1. la conoscenza da parte degli operatori del fenomeno, 2. la loro capacità di riconoscere gli eventuali segni di abuso, 3. la prevalenza del fenomeno (nel senso se abbiano mai avuto esperienza di abuso sugli anziani) 4. la conoscenza degli stessi operatori riguardo le azioni da adottare nel momento in cui si trovino di fronte ad un abuso. Risultati: La raccolta dei dati ha permesso di ottenere un totale di 98 questionari compilati su 142 somministrati (69.0%). La maggioranza dei questionari è stata compilata da soggetti di sesso femminile (75.5%), di età compresa tra 41 e 50 anni (27.6%) e con qualifica di infermiere (46.9%). La Tabella 1 descrive i dati preliminari ottenuti e la divisione per Unità Operative e per qualifica dei compilatori. La tabella 2 mostra la distribuzione per sesso e classi di età dei compilatori in base alla sede ed all’Unità Operativa di appartenenzaConclusioni: Da questi dati preliminari si evince come l’interesse per l’abuso sugli anziani, sebbene presente, non rappresenti per tutti gli operatori sanitari una priorità né un problema sentito, probabilmente in relazione alla scarsa conoscenza del fenomeno, ma soprattutto degli indicatori di abuso e delle procedure da attuare nel qual caso si venga a conoscenza di tale fenomeno. Quindi emerge forte l’esigenza di una formazione continua ed aggiornata sugli indicatori di abuso al fine di una loro più precisa individuazione nonché sulle procedure di segnalazione obbligatori alle Direzioni Sanitarie ed all’Autorità Giudiziaria.
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