È noto che la penna di T.B. Macaulay fosse stata sempre molto prolifica. Sin da giovanissimo aveva redatto moltissimi appunti. Lo testimonia la raccolta dei primi e brevi ‘esercizi’ giovanili, oggi conservati negli archivi del Trinity College di Cambridge. Dal primo ‘tentativo’ di compilare una ‘Storia’ alle recensioni (quella apposta a "The Life and Writing of Addison" del 1843 ne è un esempio), agli essays e alla “History of England” del 1849, il saggio indaga lo stile di Macaulay. La necessità di anteporre il fine ai mezzi fece sì che spesso il suo racconto fosse affidato più alla capacità di suggestionare che all’illustrazione dei fatti, e la semplicità del suo linguaggio rivelava il fine pedagogico dei suoi ‘interventi’: Macaulay raccontava per educare. Asciutto, senza essere mai didascalico, il linguaggio di Macaulay s’impose al suo secolo.
'T.B. Macaulay'
BRONZINI, Stefano
2010-01-01
Abstract
È noto che la penna di T.B. Macaulay fosse stata sempre molto prolifica. Sin da giovanissimo aveva redatto moltissimi appunti. Lo testimonia la raccolta dei primi e brevi ‘esercizi’ giovanili, oggi conservati negli archivi del Trinity College di Cambridge. Dal primo ‘tentativo’ di compilare una ‘Storia’ alle recensioni (quella apposta a "The Life and Writing of Addison" del 1843 ne è un esempio), agli essays e alla “History of England” del 1849, il saggio indaga lo stile di Macaulay. La necessità di anteporre il fine ai mezzi fece sì che spesso il suo racconto fosse affidato più alla capacità di suggestionare che all’illustrazione dei fatti, e la semplicità del suo linguaggio rivelava il fine pedagogico dei suoi ‘interventi’: Macaulay raccontava per educare. Asciutto, senza essere mai didascalico, il linguaggio di Macaulay s’impose al suo secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.