Machiavelli fra Mussolini e Matteotti: la politica e i confini della democrazia

Il saggio intende approfondire le ultime fasi dello scontro frontale che si consuma nel 1924 fra il Segretario del Partito Socialista Unitario, Giacomo Matteotti, e il futuro Duce. Sullo sfondo di questa opposizione irriducibile s’intravede una presenza inattesa che rinvia, in verità, ad una pagina della tradizione civile nazionale italiana. Si tratta di Machiavelli, la cui fortuna, all’inizio del secolo scorso, si lega quasi per necessità alle nuove domande che vengono dalla politica, e la cui dimensione storica viene integralmente trasfigurata per far spazio ad una smisurata statura dottrinaria. Il Segretario fiorentino, in altri termini, supera la storia e si fa “mito” politico, voce della tradizione in grado di assumere su di sé le contraddizioni della politica d’inizio secolo e di esprimerne finanche il nichilismo.