Il saggio prende in esame alcune teorie formulate nell'ambito del dibattito teorico-politico italiano intorno al concetto di "beni comuni". Ci si concentra principalmente sulle tesi espresse da Ugo Mattei, da Hardt e Negri e da P. Bernocchi, nonché sulle critiche formulate (specialmente nei confronti di Mattei e Hardt-Negri) da Ermanno Vitale. Concordando in linea di massima con queste ultime, il presente saggio mira a evidenziare come il concetto di "beni comuni" non sia sempre adeguatamente definito in termini politici, finendo per confondersi col tema, certamente contiguo ma di natura economica, dei "commons", e come esso - se declinato in termini di alternativa "radicale" alla modernità e alle sue categorie (compresa la dicotomia "pubblico/privato") - rischi di non essere compatibile con l'idea di "democrazia partecipativa" alla quale i suoi sostenitori si richiamano. Inoltre, nel saggio si cerca di evidenziare come la definizione e l'elaborazione del concetto di "beni comuni" non possa prescindere da un'analisi rigorosa del concetto - peraltro di per sé complesso e controverso - di "comunità".

Nostalgia oppure nuova frontiera? Qualche riflessione in merito all'uso del concetto di "beni comuni" nel dibattito teorico-politico italiano

SCARCELLI, IVAN
2014-01-01

Abstract

Il saggio prende in esame alcune teorie formulate nell'ambito del dibattito teorico-politico italiano intorno al concetto di "beni comuni". Ci si concentra principalmente sulle tesi espresse da Ugo Mattei, da Hardt e Negri e da P. Bernocchi, nonché sulle critiche formulate (specialmente nei confronti di Mattei e Hardt-Negri) da Ermanno Vitale. Concordando in linea di massima con queste ultime, il presente saggio mira a evidenziare come il concetto di "beni comuni" non sia sempre adeguatamente definito in termini politici, finendo per confondersi col tema, certamente contiguo ma di natura economica, dei "commons", e come esso - se declinato in termini di alternativa "radicale" alla modernità e alle sue categorie (compresa la dicotomia "pubblico/privato") - rischi di non essere compatibile con l'idea di "democrazia partecipativa" alla quale i suoi sostenitori si richiamano. Inoltre, nel saggio si cerca di evidenziare come la definizione e l'elaborazione del concetto di "beni comuni" non possa prescindere da un'analisi rigorosa del concetto - peraltro di per sé complesso e controverso - di "comunità".
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