L’ educazione multi ed interculturale e la presenza di alunni stranieri pongono due ambiti di questioni con propri caratteri, particolari sviluppi e difficoltà. La presenza di alunni “stranieri”, le loro carriere scolastiche, i loro successi e i loro fallimenti dovrebbero essere assunti come “verifica” delle effettive capacità della scuola di agire in termini multi ed interculturali e il fatto che i fallimenti siano numerosi dovrebbe già comportare un’analisi particolarmente attenta della situazione. Tale questione apre, come vedremo, una serie di problemi di organizzazione della scuola, di metodologia e didattica sensibilmente complessi e impegnativi sia sul piano dell’impostazione curricolare sia delle dinamiche relazionali. Nel presente scritto si riporta un’attenta ed approfondita analisi teorico-empirica dei principali percorsi educativi, delle esperienze, delle sperimentazioni attivate per favorire l’integrazione scolastica degli studenti immigrati nelle scuole pugliesi. Dall’adozione di una didattica dei punti di vista , all’utilizzo della ricerca-azione nel settore interculturale, alla costruzione e sperimentazione in 26 istituti pugliesi di un modello di protocollo d’accoglienza che ha dimostrato essere uno strumento cardine per l’integrazione degli alunni di diversa nazionalità. Una scuola quella pugliese che con la creazione dei Centri Risorse interculturali Territoriali (CRIT) non ha lasciato nulla allo spontaneismo e a dimensioni estemporanee ma che ha delineato un approccio pugliese all’integrazione scolastica dei minori immigrati di successo.
Verso un modello pugliese: percorsi educativi, esperienze, sperimentazioni e progetti interculturali per l'integrazione scolastica degli studenti immigrati. I CRIT Puglia: uno studio di caso.
FORNASARI, ALBERTO
2014-01-01
Abstract
L’ educazione multi ed interculturale e la presenza di alunni stranieri pongono due ambiti di questioni con propri caratteri, particolari sviluppi e difficoltà. La presenza di alunni “stranieri”, le loro carriere scolastiche, i loro successi e i loro fallimenti dovrebbero essere assunti come “verifica” delle effettive capacità della scuola di agire in termini multi ed interculturali e il fatto che i fallimenti siano numerosi dovrebbe già comportare un’analisi particolarmente attenta della situazione. Tale questione apre, come vedremo, una serie di problemi di organizzazione della scuola, di metodologia e didattica sensibilmente complessi e impegnativi sia sul piano dell’impostazione curricolare sia delle dinamiche relazionali. Nel presente scritto si riporta un’attenta ed approfondita analisi teorico-empirica dei principali percorsi educativi, delle esperienze, delle sperimentazioni attivate per favorire l’integrazione scolastica degli studenti immigrati nelle scuole pugliesi. Dall’adozione di una didattica dei punti di vista , all’utilizzo della ricerca-azione nel settore interculturale, alla costruzione e sperimentazione in 26 istituti pugliesi di un modello di protocollo d’accoglienza che ha dimostrato essere uno strumento cardine per l’integrazione degli alunni di diversa nazionalità. Una scuola quella pugliese che con la creazione dei Centri Risorse interculturali Territoriali (CRIT) non ha lasciato nulla allo spontaneismo e a dimensioni estemporanee ma che ha delineato un approccio pugliese all’integrazione scolastica dei minori immigrati di successo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.