Nell'ambito del volume dedicato alla protezione internazionale ed europea dei beni culturali, il presente scritto ricostruisce la disciplina apprestata in ambito UNESCO in caso di conflitti armati, con particolare riguardo alla tutela dei beni iscritti nella Lista del patrimonio mondiale culturale e naturale (WHL). A tale scopo, dopo un breve excursus sui più risalenti atti internazionali rilevanti in materia, ci si sofferma sulla Convenzione dell'Aja del 14 maggio 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato e sulla Convenzione di Parigi del 16 novembre 1972 sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, ponendone in luce le differenze sostanziali nei rispettivi ambiti di applicazione soggettiva e materiale, nelle finalità e nei meccanismi di tutela. A fronte delle differenze riscontrate nei due sistemi convenzionali, si passa poi ad analizzare le "sinergie" predisposte dall'UNESCO tra il II Protocollo del 1999 alla Convenzione del 1954 e la Convenzione del 1972 e volte a garantire una protezione rafforzata ai beni culturali iscritti nella WHL in caso di conflitti armati. A conclusione del lavoro, per mettere in luce la portata concreta della disciplina apprestata in ambito UNESCO, se ne riporta la recente prassi applicativa in Siria.
L'azione dell'UNESCO per la protezione dei beni culturali inseriti nella Lista del patrimonio mondiale culturale e naturale
MAGRONE, Emilia Maria
2014-01-01
Abstract
Nell'ambito del volume dedicato alla protezione internazionale ed europea dei beni culturali, il presente scritto ricostruisce la disciplina apprestata in ambito UNESCO in caso di conflitti armati, con particolare riguardo alla tutela dei beni iscritti nella Lista del patrimonio mondiale culturale e naturale (WHL). A tale scopo, dopo un breve excursus sui più risalenti atti internazionali rilevanti in materia, ci si sofferma sulla Convenzione dell'Aja del 14 maggio 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato e sulla Convenzione di Parigi del 16 novembre 1972 sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, ponendone in luce le differenze sostanziali nei rispettivi ambiti di applicazione soggettiva e materiale, nelle finalità e nei meccanismi di tutela. A fronte delle differenze riscontrate nei due sistemi convenzionali, si passa poi ad analizzare le "sinergie" predisposte dall'UNESCO tra il II Protocollo del 1999 alla Convenzione del 1954 e la Convenzione del 1972 e volte a garantire una protezione rafforzata ai beni culturali iscritti nella WHL in caso di conflitti armati. A conclusione del lavoro, per mettere in luce la portata concreta della disciplina apprestata in ambito UNESCO, se ne riporta la recente prassi applicativa in Siria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.