Scrivere storie ispirate alla nuova arte della fotografia significa innestare nella tessitura narrativa e poetica corrente qualità distintive del fotografico. Carroll ri-percorre la meraviglia che il processo fotografico suscita nell'artista-fotografo; ri-assapora la magia di quel momento, con quel misto di attesa, smarrimento e divertimento, così come lo vive il fotografo teso a carpire l'anima o, più propriamente, lo spettro dei suoi soggetti; ri-visualizza i volti e soprattutto interpreta i tanti abbozzi grotteschi delle prove fallite, e poi da quelle nuove dimensioni egli riparte per sperimentare i nuovi percorsi narrativi che daranno vita alle sue storie 'fotografiche' carrolliane, a quella scrittura visiva che costituisce la cifra della sua opera maggiore.
Introduzione
MASELLI, Giorgio;
2002-01-01
Abstract
Scrivere storie ispirate alla nuova arte della fotografia significa innestare nella tessitura narrativa e poetica corrente qualità distintive del fotografico. Carroll ri-percorre la meraviglia che il processo fotografico suscita nell'artista-fotografo; ri-assapora la magia di quel momento, con quel misto di attesa, smarrimento e divertimento, così come lo vive il fotografo teso a carpire l'anima o, più propriamente, lo spettro dei suoi soggetti; ri-visualizza i volti e soprattutto interpreta i tanti abbozzi grotteschi delle prove fallite, e poi da quelle nuove dimensioni egli riparte per sperimentare i nuovi percorsi narrativi che daranno vita alle sue storie 'fotografiche' carrolliane, a quella scrittura visiva che costituisce la cifra della sua opera maggiore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.