La comunicazione delle risorse intangibili viene intesa oggi come un elemento essenziale dell’informativa di bilancio per poter esprimere un giudizio consapevole sulle prospettive reddituali e finanziarie dell’impresa. Le conoscenze interne, come le competenze organizzative, quelle esterne, come la credibilità e l’immagine, insieme ai valori e alle conoscenze della componente umana, rappresentano le fonti principali del vantaggio competitivo d’impresa [Coda 2000]. Gli stessi Standard Setter e le prassi operative hanno compreso l’importanza di un’informativa extra-contabile sul Capitale Intellettuale (CI), proponendo diversi modelli di comunicazione esterna che allargano l’informativa di bilancio attraverso la relazione sulla gestione (IASB 2005) o con un report specifico (Skandia 1994). Benché la letteratura empirica abbia ampiamente esaminato la quantità e le determinanti della disclosure sugli intangibili, le specificità settoriali restano ancora oggetto di approfondimento sia sul piano operativo che teorico. Per colmare questa lacuna il presente studio esamina le società italiane del settore software e computer service con tre finalità: i) individuare la propensione di imprese knowledge intensive a fornire informazioni sul loro patrimonio immateriale; ii) determinare le componenti che maggiormente vengono comunicate; iii) estendere la presente letteratura empirica sull’utilità della comunicazione volontaria, esaminandone le caratteristiche qualitative.
La comunicazione delle risorse intangibili: un'analisi empirica delle software houses italiane
DELL'ATTI, Vittorio;PAPA, Marco;LUISI, Floriana
2010-01-01
Abstract
La comunicazione delle risorse intangibili viene intesa oggi come un elemento essenziale dell’informativa di bilancio per poter esprimere un giudizio consapevole sulle prospettive reddituali e finanziarie dell’impresa. Le conoscenze interne, come le competenze organizzative, quelle esterne, come la credibilità e l’immagine, insieme ai valori e alle conoscenze della componente umana, rappresentano le fonti principali del vantaggio competitivo d’impresa [Coda 2000]. Gli stessi Standard Setter e le prassi operative hanno compreso l’importanza di un’informativa extra-contabile sul Capitale Intellettuale (CI), proponendo diversi modelli di comunicazione esterna che allargano l’informativa di bilancio attraverso la relazione sulla gestione (IASB 2005) o con un report specifico (Skandia 1994). Benché la letteratura empirica abbia ampiamente esaminato la quantità e le determinanti della disclosure sugli intangibili, le specificità settoriali restano ancora oggetto di approfondimento sia sul piano operativo che teorico. Per colmare questa lacuna il presente studio esamina le società italiane del settore software e computer service con tre finalità: i) individuare la propensione di imprese knowledge intensive a fornire informazioni sul loro patrimonio immateriale; ii) determinare le componenti che maggiormente vengono comunicate; iii) estendere la presente letteratura empirica sull’utilità della comunicazione volontaria, esaminandone le caratteristiche qualitative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.