La carie è stata identificata come la malattia singola cronica piú comune dell’infanzia; il suo controllo e prevenzione dovrebbe essere una priorità per gli odontoiatri. Scopo di questo studio è descrivere la correlazione tra le carie precoci dell’infanzia (ECC) ed il fenomeno della negligenza su minori. Ad un campione random di genitori afferenti a diversi servizi di pediatria a Bari è stato consegnato un questionario contenente dati socioeconomici, demografici e riguardo le cure odontoiatriche; il questionario è stato completato da una visita odontoiatrica. Su 63 bambini esaminati, il 61.9% (n=39; 95% CI=49.9-73.9) presentava ECC; il 47.6% (n=30; 95% CI=34.9-60.6) erano ECC di tipo I, il 12.7% (n=8; 95% CI=5.6-23.5) di tipo II e l’1.6% (n=1; 95% CI=0-8.5) di tipo III. In particolare, la frequenza di ECC di tipo II e III è risultata maggiore nei bambini provenienti da famiglie con reddito basso (chi-quadro=8.50; p=0.03).
Le carie della prima infanzia (early childhood caries, ecc.) come indicatore di negligenza e trascuratezza sui minori Primi risultati di una ricerca e revisione della letteratura
SANTORO, VALERIA;GRATTAGLIANO, IGNAZIO;DE DONNO, ANTONIO;TAFURI, SILVIO;INTRONA, Francesco
2013-01-01
Abstract
La carie è stata identificata come la malattia singola cronica piú comune dell’infanzia; il suo controllo e prevenzione dovrebbe essere una priorità per gli odontoiatri. Scopo di questo studio è descrivere la correlazione tra le carie precoci dell’infanzia (ECC) ed il fenomeno della negligenza su minori. Ad un campione random di genitori afferenti a diversi servizi di pediatria a Bari è stato consegnato un questionario contenente dati socioeconomici, demografici e riguardo le cure odontoiatriche; il questionario è stato completato da una visita odontoiatrica. Su 63 bambini esaminati, il 61.9% (n=39; 95% CI=49.9-73.9) presentava ECC; il 47.6% (n=30; 95% CI=34.9-60.6) erano ECC di tipo I, il 12.7% (n=8; 95% CI=5.6-23.5) di tipo II e l’1.6% (n=1; 95% CI=0-8.5) di tipo III. In particolare, la frequenza di ECC di tipo II e III è risultata maggiore nei bambini provenienti da famiglie con reddito basso (chi-quadro=8.50; p=0.03).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.