The article proposes a focus on the reading and writing machines in If on a Winter's Night a Traveler by Italo Calvino. This aspect of the novel reflects Calvino's prediction of a literary automaton we find in his essay "Cybernetics and ghosts". It's also true that Marana's writing machine has the same combinatory system and parodist aim of the device described in the 3th book of Gulliver's Travels. Moreover, the reading machine in Calvino's novel dissolves the book in a dust of melted words, an image that may trace back to Rabelais' myth of parolles gelées. These references give us the possibility to explore the fabulous element of If on a Winter's Night a Traveler.

L’intervento si basa sull’ipotesi che la presenza di congegni automatizzati di lettura e scrittura presenti in "Se una notte d’inverno un viaggiatore" di Italo Calvino si possa proiettare, non solo alla luce delle previsioni avanzate dall’autore in “Cibernetica e fantasmi”, ma anche a ritroso, ovvero inseguendo il legame di Calvino con la tradizione letteraria cinque-settecentesca (si pensi ad esempio alla macchina per generare discorsi nei "Gulliver's Travels" di Swift o alla fissazione e scomposizione delle "parole gelate" in Rabelais). Tale prospettiva punterà a verificare come l’immaginario calviniano, nel suo dualismo intrinseco, mantenga salda la propria impostazione fantasticofiabesca, anche quando tratta di «macchine di ferro che obbediscono ai bit senza peso».

Macchine leggenti e macchine scriventi

Petronella A.
2020-01-01

Abstract

The article proposes a focus on the reading and writing machines in If on a Winter's Night a Traveler by Italo Calvino. This aspect of the novel reflects Calvino's prediction of a literary automaton we find in his essay "Cybernetics and ghosts". It's also true that Marana's writing machine has the same combinatory system and parodist aim of the device described in the 3th book of Gulliver's Travels. Moreover, the reading machine in Calvino's novel dissolves the book in a dust of melted words, an image that may trace back to Rabelais' myth of parolles gelées. These references give us the possibility to explore the fabulous element of If on a Winter's Night a Traveler.
2020
L’intervento si basa sull’ipotesi che la presenza di congegni automatizzati di lettura e scrittura presenti in "Se una notte d’inverno un viaggiatore" di Italo Calvino si possa proiettare, non solo alla luce delle previsioni avanzate dall’autore in “Cibernetica e fantasmi”, ma anche a ritroso, ovvero inseguendo il legame di Calvino con la tradizione letteraria cinque-settecentesca (si pensi ad esempio alla macchina per generare discorsi nei "Gulliver's Travels" di Swift o alla fissazione e scomposizione delle "parole gelate" in Rabelais). Tale prospettiva punterà a verificare come l’immaginario calviniano, nel suo dualismo intrinseco, mantenga salda la propria impostazione fantasticofiabesca, anche quando tratta di «macchine di ferro che obbediscono ai bit senza peso».
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