Nella storia della filosofia politica moderna Francisco Suárez costituisce senza dubbio, e per unanime consenso, una figura decisiva in ordine alla riflessione sulla natura della legge, considerata nei suoi diversi livelli – quello divino e quello naturale (o morale), quello ecclesiastico e quello civile, statuale e internazionale – connessi e strutturati all’interno di un ordine sistematico di tipo squi- sitamente teologico-politico. Una denominazione, quella di teologia politica, che in Suárez assume anzitutto una valenza descrittiva e testuale, trattandosi nel suo caso – come si evince anche solo scorrendo l’impianto del suo De legibus (1612) – di una vera e propria teologia della politica e del diritto, e insieme della motivazione teologica dell’ordinamento giuridico e dell’ordine civile. Ma il lemma di ‘teologia politica’ ha assunto, almeno a partire dagli anni Venti del secolo scorso, e sempre più intensamente negli ultimi decenni, anche il ruolo di una categoria interpretativa del più ampio processo del pensiero metafisico-politico dell’epoca moderna, coniugando, con esiti alterni e differenziati, questioni storiografiche e prospettive “destinali”. E forse è anche per mettere a fuoco questo intreccio storico-critico, e verificarne l’effettiva portata, che il pensiero suareziano merita di essere nuovamente attraversato e interrogato.

La teologia politica di Francisco Suárez. Premessa a: C. Esposito (ed. by), Francisco Suárez and the Foundations of Political Authority / Francisco Suárez e i fondamenti dell’autorità politica

C. Esposito
2018-01-01

Abstract

Nella storia della filosofia politica moderna Francisco Suárez costituisce senza dubbio, e per unanime consenso, una figura decisiva in ordine alla riflessione sulla natura della legge, considerata nei suoi diversi livelli – quello divino e quello naturale (o morale), quello ecclesiastico e quello civile, statuale e internazionale – connessi e strutturati all’interno di un ordine sistematico di tipo squi- sitamente teologico-politico. Una denominazione, quella di teologia politica, che in Suárez assume anzitutto una valenza descrittiva e testuale, trattandosi nel suo caso – come si evince anche solo scorrendo l’impianto del suo De legibus (1612) – di una vera e propria teologia della politica e del diritto, e insieme della motivazione teologica dell’ordinamento giuridico e dell’ordine civile. Ma il lemma di ‘teologia politica’ ha assunto, almeno a partire dagli anni Venti del secolo scorso, e sempre più intensamente negli ultimi decenni, anche il ruolo di una categoria interpretativa del più ampio processo del pensiero metafisico-politico dell’epoca moderna, coniugando, con esiti alterni e differenziati, questioni storiografiche e prospettive “destinali”. E forse è anche per mettere a fuoco questo intreccio storico-critico, e verificarne l’effettiva portata, che il pensiero suareziano merita di essere nuovamente attraversato e interrogato.
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