Sin dal primo periodo del muto, il cinema cercò di far suo il teatro shakespeariano; l’interesse per le opere del Bardo si farà, del resto, sempre più intenso nel corso del Novecento e non sembra essersi esaurito oggi; basta pensare ai numerosi film shake speariani realizzati negli ultimi vent’anni. Si tratta di opere cinematografiche di natura diversa che vanno dalle trasposizioni più fedeli a quelle più libere; si va dai classici di Laurence Olivier, Orson Welles, Akira Kurosawa e Franco Zeffirelli a quelli più recenti di Derek Jarman, Kenneth Branagh, Peter Greenaway e Baz Luhrmann. Né si possono dimenticare i riferimenti a opere shakespeariane in film e serie televisive di ogni genere: dalla fantascienza alla commedia, dal musical alla dark comedy, al road movie, in celebri produzioni quali Star Trek e i Simpson.La popular culture rappresenta, in questo senso, la fonte forse più rilevante attraverso cui accedere a Shakespeare e al suo significato in quanto icona e artista, una fonte ben più interessante di tante risorse ufficiali, quali corsi accademici, testi critici e grandi produzioni teatrali.

Shakespeare e il cinema

Martino, Pierpaolo
2016-01-01

Abstract

Sin dal primo periodo del muto, il cinema cercò di far suo il teatro shakespeariano; l’interesse per le opere del Bardo si farà, del resto, sempre più intenso nel corso del Novecento e non sembra essersi esaurito oggi; basta pensare ai numerosi film shake speariani realizzati negli ultimi vent’anni. Si tratta di opere cinematografiche di natura diversa che vanno dalle trasposizioni più fedeli a quelle più libere; si va dai classici di Laurence Olivier, Orson Welles, Akira Kurosawa e Franco Zeffirelli a quelli più recenti di Derek Jarman, Kenneth Branagh, Peter Greenaway e Baz Luhrmann. Né si possono dimenticare i riferimenti a opere shakespeariane in film e serie televisive di ogni genere: dalla fantascienza alla commedia, dal musical alla dark comedy, al road movie, in celebri produzioni quali Star Trek e i Simpson.La popular culture rappresenta, in questo senso, la fonte forse più rilevante attraverso cui accedere a Shakespeare e al suo significato in quanto icona e artista, una fonte ben più interessante di tante risorse ufficiali, quali corsi accademici, testi critici e grandi produzioni teatrali.
2016
978-88-430-8060-1
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