La crisi annonaria del 1764 a Napoli è uno degli episodi più clamorosi della fame urbana di antico regime 1. Nella storiografia essa è spesso rappresentata come un’occasione del lungo scontro fra poteri statali e poteri urbani, che sbocca nella definitiva emarginazione della città come “corpo” intermedio dotato di giurisdizioni, fra le quali l’Annona 2 in posizione preminente. Bernardo Tanucci figura spesso come l’eroe del campo dello statalismo progressista: la fame del 1764 gli offrirebbe un’occasione che egli sfrutta efficacemente per sottrarre funzioni al “corpo” urbano napoletano a favore dello Stato amministrativo, destinato nell’Ottocento a garantire il commercio politico (dei grani) e poi semplicemente ad inquadrarlo, lasciandolo ai giochi del libero mercato. Questo intervento, centrato sui lunghi strascichi diplomatici e giudiziari della vicenda, in particolare dal lato dei rapporti fra le potenze borboniche di Napoli, Parigi e Madrid, fa emergere i limiti di un’immagine del conflitto politico del 1764 ordinato per posizioni ideologiche progressiste-stataliste contrapposte a quelle passatiste-corporative.

Stato, individui e “corpi” di fronte alla fame urbana. Il conflitto attorno alla carestia napoletana del 1764

CARRINO, Annastella
2017-01-01

Abstract

La crisi annonaria del 1764 a Napoli è uno degli episodi più clamorosi della fame urbana di antico regime 1. Nella storiografia essa è spesso rappresentata come un’occasione del lungo scontro fra poteri statali e poteri urbani, che sbocca nella definitiva emarginazione della città come “corpo” intermedio dotato di giurisdizioni, fra le quali l’Annona 2 in posizione preminente. Bernardo Tanucci figura spesso come l’eroe del campo dello statalismo progressista: la fame del 1764 gli offrirebbe un’occasione che egli sfrutta efficacemente per sottrarre funzioni al “corpo” urbano napoletano a favore dello Stato amministrativo, destinato nell’Ottocento a garantire il commercio politico (dei grani) e poi semplicemente ad inquadrarlo, lasciandolo ai giochi del libero mercato. Questo intervento, centrato sui lunghi strascichi diplomatici e giudiziari della vicenda, in particolare dal lato dei rapporti fra le potenze borboniche di Napoli, Parigi e Madrid, fa emergere i limiti di un’immagine del conflitto politico del 1764 ordinato per posizioni ideologiche progressiste-stataliste contrapposte a quelle passatiste-corporative.
2017
9788872288290
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