La monografia offre una rivisitazione dei profili pratici e costruttivi relativi al problema di quali e quanto larghi siano gli spazi lasciati all’autonomia dei privati nei rapporti patrimoniali in ambito familiare, autonomia che non rivela gravi incompatibilità con i principi di diritto familiare. L’attenzione si incentra sulla comunione tra fonte legale e autonomia privata, sulla metodologia dell’atto e del rapporto (convenzioni e regimi patrimoniali, fattispecie dell’art. 166 c.c.) sulle convenzioni atipiche, sull’interesse familiare e sul dovere di contribuzione, sul limite endogeno (art. 161 c.c.). L’analisi si sposta sulla parte formale e sostanziale nelle convenzioni, sulla legittimazione a contrarre, sulla causa e l’interesse familiare, sulla rappresentanza e la capacità. L’autonomia privata trova spazio in caso di scioglimento o crisi coniugale con riferimento a figure statunitensi quali i “post nuptial agreement”. Il tema della pubblicità e della forma solenne delle convenzioni matrimoniali si identifica con il profilo funzionale, in relazione alle origini storiche. Le alterne vicende del rifiuto del coacquisto. L’autonomia privata si esplica nei rapporti di fatto, su come essi possano costituire uno spazio riservato all’autonomia privata nell’ambito dei principi matrimoniali statuiti nell’art. 29 Cost., nonché nei contratti di convivenza, dove rileva il canone della buona fede nel bilanciamento tra gli interessi propri della famiglia e quelli relativi alla liceità della causa. Maggiore apertura hanno mostrato i modelli europei.
Famiglia e autonomia dei privati
PERCHINUNNO, MARIA COLOMBA
2012-01-01
Abstract
La monografia offre una rivisitazione dei profili pratici e costruttivi relativi al problema di quali e quanto larghi siano gli spazi lasciati all’autonomia dei privati nei rapporti patrimoniali in ambito familiare, autonomia che non rivela gravi incompatibilità con i principi di diritto familiare. L’attenzione si incentra sulla comunione tra fonte legale e autonomia privata, sulla metodologia dell’atto e del rapporto (convenzioni e regimi patrimoniali, fattispecie dell’art. 166 c.c.) sulle convenzioni atipiche, sull’interesse familiare e sul dovere di contribuzione, sul limite endogeno (art. 161 c.c.). L’analisi si sposta sulla parte formale e sostanziale nelle convenzioni, sulla legittimazione a contrarre, sulla causa e l’interesse familiare, sulla rappresentanza e la capacità. L’autonomia privata trova spazio in caso di scioglimento o crisi coniugale con riferimento a figure statunitensi quali i “post nuptial agreement”. Il tema della pubblicità e della forma solenne delle convenzioni matrimoniali si identifica con il profilo funzionale, in relazione alle origini storiche. Le alterne vicende del rifiuto del coacquisto. L’autonomia privata si esplica nei rapporti di fatto, su come essi possano costituire uno spazio riservato all’autonomia privata nell’ambito dei principi matrimoniali statuiti nell’art. 29 Cost., nonché nei contratti di convivenza, dove rileva il canone della buona fede nel bilanciamento tra gli interessi propri della famiglia e quelli relativi alla liceità della causa. Maggiore apertura hanno mostrato i modelli europei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.