Il lavoro prende in esame la documentazione epigrafica di lingua latina del territorio dell'attuale regione pugliese tra il VII secolo ed il X; la delimitazione alla documentazione latina determina la obbligata esclusione della penisola salentina, priva per il periodo esaminato di documenti latini. Dall'analisi della documentazione considerata (da cui sono stati volutamente esclusi, in quanto documentazione dalle caratteristiche peculiari e proprie, i graffiti devozionali del santuario micaelico del Gargano) - emerge un addensamento della documentazione - essenzialmente funeraria - in singoli siti, nel VII ancora concentrati nel nord della regione, nei secoli seguenti spostati sempre più verso sud e lungo la fascia costiera, in evidente sincronia con le fasi dell'occupazione longobarda e della relativa riorganizzazione socioeconomica del territorio. L'epigrafia di apparato, nell'intero arco cronologico considerato, segue il medesimo itinerario, ma è attestata da episodi che, pur rilevanti, sono isolati e di importazione dotta, evidentemente connessi alla volontà mirata di singoli piuttosto che esiti di una prassi consolidata e diffusa nel territorio pugliese.

La documentazione epigrafica latina nella Puglia altomedievale: stato dell’arte, metodi, prospettive

FELLE, Antonio
2012-01-01

Abstract

Il lavoro prende in esame la documentazione epigrafica di lingua latina del territorio dell'attuale regione pugliese tra il VII secolo ed il X; la delimitazione alla documentazione latina determina la obbligata esclusione della penisola salentina, priva per il periodo esaminato di documenti latini. Dall'analisi della documentazione considerata (da cui sono stati volutamente esclusi, in quanto documentazione dalle caratteristiche peculiari e proprie, i graffiti devozionali del santuario micaelico del Gargano) - emerge un addensamento della documentazione - essenzialmente funeraria - in singoli siti, nel VII ancora concentrati nel nord della regione, nei secoli seguenti spostati sempre più verso sud e lungo la fascia costiera, in evidente sincronia con le fasi dell'occupazione longobarda e della relativa riorganizzazione socioeconomica del territorio. L'epigrafia di apparato, nell'intero arco cronologico considerato, segue il medesimo itinerario, ma è attestata da episodi che, pur rilevanti, sono isolati e di importazione dotta, evidentemente connessi alla volontà mirata di singoli piuttosto che esiti di una prassi consolidata e diffusa nel territorio pugliese.
2012
978-88-7988-582-9
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