Nel museo Civico di Barletta si conservano due frammenti scultorei di grande interesse, finora inediti, che antichi inventari riportano provenenti dalla scomparsa chiesa di Santa Maria di Nazareth, vicariato della diocesi di Terrasanta gia dal 1172 e poi sede vescovile a partire dal 1310. Insieme ad un rilievo raffigurante Cristo in maestà - la cui provenienza era già conosciuta nel XIX secolo - e ad alcuni frammenti emersi nei recenti lavori di restauro, reimpiegati nell’attuale chiesa cinquecentesca di Nazareth, è possibile costruire un piccolo corpus della scultura di questo importante edificio medievale. Gli stessi frammenti, sebbene non attribuibili ad un’unica maestranza, mostrano forti legami con la cultura di Terrasanta. Queste opere offrono la possibilità di leggere in chiave diversa i rapporti tra la città pugliese, luogo privilegiato nei rapporti con l’Oriente cristiano grazie alla presenza di un elevato numero di insediamenti monastico-cavallereschi, e la cultura artistica d’Oltremare. Tali legami erano fino ad oggi limitati alle testimonianze presenti nella chiesa di Santa Maria Maggiore e del Santo Sepolcro -tra le poche testimonianze sopravvissute della Barletta medievale . Lo studio degli inventari del Museo ad opera della sottoscritta sta invece facendo emergere una realtà ben diversa, coerente con quanto emerge dalla documentazione scritta. Tali dati consentono di riscrivere, almeno in parte, un importante capitolo della storia della città.

Memorie di un museo: il ritrovamento di alcuni frammenti provenienti dall’antica chiesa di Nazareth in Barletta

DEROSA, Luisa Maria Sterpeta
2009-01-01

Abstract

Nel museo Civico di Barletta si conservano due frammenti scultorei di grande interesse, finora inediti, che antichi inventari riportano provenenti dalla scomparsa chiesa di Santa Maria di Nazareth, vicariato della diocesi di Terrasanta gia dal 1172 e poi sede vescovile a partire dal 1310. Insieme ad un rilievo raffigurante Cristo in maestà - la cui provenienza era già conosciuta nel XIX secolo - e ad alcuni frammenti emersi nei recenti lavori di restauro, reimpiegati nell’attuale chiesa cinquecentesca di Nazareth, è possibile costruire un piccolo corpus della scultura di questo importante edificio medievale. Gli stessi frammenti, sebbene non attribuibili ad un’unica maestranza, mostrano forti legami con la cultura di Terrasanta. Queste opere offrono la possibilità di leggere in chiave diversa i rapporti tra la città pugliese, luogo privilegiato nei rapporti con l’Oriente cristiano grazie alla presenza di un elevato numero di insediamenti monastico-cavallereschi, e la cultura artistica d’Oltremare. Tali legami erano fino ad oggi limitati alle testimonianze presenti nella chiesa di Santa Maria Maggiore e del Santo Sepolcro -tra le poche testimonianze sopravvissute della Barletta medievale . Lo studio degli inventari del Museo ad opera della sottoscritta sta invece facendo emergere una realtà ben diversa, coerente con quanto emerge dalla documentazione scritta. Tali dati consentono di riscrivere, almeno in parte, un importante capitolo della storia della città.
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