I cambiamenti culturali e sociali, la crisi della finanza pubblica e le tensioni economiche e finanziarie caratterizzanti gli ultimi trent’anni hanno incrementato l’interesse dei cittadini, in quanto elettori, contribuenti e utenti di servizi pubblici, alla realizzazione delle politiche e dei programmi, alla valutazione delle modalità di acquisizione e utilizzo delle risorse e dei risultati conseguiti, in particolare in termini di impatto sui bisogni. Vi è una diffusa richiesta di accountablity politica e amministrativa. La scarsità di risorse e la contestuale necessità di assicurare livelli essenziali di servizi impongono scelte politiche, decisioni e attività manageriali consapevoli, basate sulla conoscenza delle performance, per aumentare il valore pubblico (Van Dooren et al. 2010; Moore, 2003; Mussari, 2010). L’attenzione alla performance nelle amministrazioni locali è stata sollecitata dall’approccio “value for money” (Palmer, 1993), dalle crescenti attese rivolte a tutti i livelli di governo, dalla maggiore attenzione alle esigenze degli stakeholders e a una gestione improntata ai criteri di efficienza ed efficacia (Hood, 1995). La performance nella P.A. è argomento che suscita attenzione nella dottrina (Kloot and Martin, 2000, Van Dooren et al., 2010; Torphe and Beasley, 2004; Radnor and McGuire, 2003, Lapsley and Mitchell, 1996) e nella prassi in molti Paesi, (Lee, 2008; OECD, 1997; Poister e Streib, 2005; Pollitt e Bouckaert, 2000; Ongaro, 2008, Verbeeten, 2007). In Italia il d.lgs 150/2009 ha inserito per la prima volta nel vocabolario della P.A. il termine performance, concetto sul quale già da tempo si è concentrata la dottrina aziendalistica (Mussari R., Grossi G., Monfardini P., 2005; Padovani et al. 2010, Hinna L. and Monteduro F, 2006, Mussari 2010, Fattore, 2009) La ricerca, previa analisi della dottrina sul Public Perfomance Management (PPM) e sulle modalità con le quali il legislatore e la prassi hanno introdotto il ciclo delle perfomance nella realtà degli enti locali, mira a verificare in quale misura i comuni abbiano avviato il sistema di misurazione e valutazione della performance e, in particolare, quale sia la diffusione del Piano della Performance 2011-2013.

Il ciclo della performance negli enti locali: un’analisi empirica sull’adozione del piano della performance 2011-2013 nei comuni dai 20.000 ai 250.000 abitanti

NISIO, Antonio;
2011-01-01

Abstract

I cambiamenti culturali e sociali, la crisi della finanza pubblica e le tensioni economiche e finanziarie caratterizzanti gli ultimi trent’anni hanno incrementato l’interesse dei cittadini, in quanto elettori, contribuenti e utenti di servizi pubblici, alla realizzazione delle politiche e dei programmi, alla valutazione delle modalità di acquisizione e utilizzo delle risorse e dei risultati conseguiti, in particolare in termini di impatto sui bisogni. Vi è una diffusa richiesta di accountablity politica e amministrativa. La scarsità di risorse e la contestuale necessità di assicurare livelli essenziali di servizi impongono scelte politiche, decisioni e attività manageriali consapevoli, basate sulla conoscenza delle performance, per aumentare il valore pubblico (Van Dooren et al. 2010; Moore, 2003; Mussari, 2010). L’attenzione alla performance nelle amministrazioni locali è stata sollecitata dall’approccio “value for money” (Palmer, 1993), dalle crescenti attese rivolte a tutti i livelli di governo, dalla maggiore attenzione alle esigenze degli stakeholders e a una gestione improntata ai criteri di efficienza ed efficacia (Hood, 1995). La performance nella P.A. è argomento che suscita attenzione nella dottrina (Kloot and Martin, 2000, Van Dooren et al., 2010; Torphe and Beasley, 2004; Radnor and McGuire, 2003, Lapsley and Mitchell, 1996) e nella prassi in molti Paesi, (Lee, 2008; OECD, 1997; Poister e Streib, 2005; Pollitt e Bouckaert, 2000; Ongaro, 2008, Verbeeten, 2007). In Italia il d.lgs 150/2009 ha inserito per la prima volta nel vocabolario della P.A. il termine performance, concetto sul quale già da tempo si è concentrata la dottrina aziendalistica (Mussari R., Grossi G., Monfardini P., 2005; Padovani et al. 2010, Hinna L. and Monteduro F, 2006, Mussari 2010, Fattore, 2009) La ricerca, previa analisi della dottrina sul Public Perfomance Management (PPM) e sulle modalità con le quali il legislatore e la prassi hanno introdotto il ciclo delle perfomance nella realtà degli enti locali, mira a verificare in quale misura i comuni abbiano avviato il sistema di misurazione e valutazione della performance e, in particolare, quale sia la diffusione del Piano della Performance 2011-2013.
2011
9788890662706
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