Il lavoro presenta un fenomeno di particolare rilevanza che può emergere, nel contesto delle dispute tra genitori separati per l’affidamento dei figli, in qualità di derivato o effetto della Sindrome di Alienazione Genitoriale: le false accuse di abuso sessuale intrafamiliare. Si assiste, infatti, sempre più di frequente a vicende giudiziarie che seguono un iter caratteristico: un genitore viene accusato di abusi o gravi maltrattamenti ai danni del figlio e viene allontanato, sospendendo ogni relazione con il bambino; il lungo percorso investigativo e giudiziario non conferma la denuncia ma, nel frattempo, il rapporto genitore-figlio è compromesso irrimediabilmente. Si desume, dunque, l’importanza di un’accurata differenziazione tra accuse bona fide di abuso e denunce frutto di una PAS: a tale scopo Gardner (1999) fornisce un lungo elenco di criteri che fanno riferimento sia ai pattern comportamentali dei minori che alle caratteristiche psicologiche, agli atteggiamenti e alla storia familiare dei genitori. In caso di abuso realmente subito dal genitore rifiutato, i sintomi dei figli rientrano solitamente nell’area del Disturbo Post-traumatico da Stress (A.P.A., 2001), e difficilmente si riscontrano le manifestazioni tipiche della PAS. Quanto alle figure parentali, solitamente i genitori alienanti sono poco collaborativi nel sottoporsi a valutazioni, poco attendibili nei loro resoconti, bisognosi di fare continue “iniezioni di richiamo” per ricordare ai figli i maltrattamenti subiti, premurosi nel proteggere i figli dal genitore bersaglio, anche in contesti protetti; denunciano, inoltre, i presunti abusi solo dopo la separazione. I genitori di minori realmente abusati, invece, lasciano che i figli ricordino spontaneamente gli abusi subiti, riconoscono il rischio dell’indebolimento del rapporto tra il genitore abusante ed i figli e fanno di tutto per ripristinarlo in condizioni protette; la denuncia degli abusi risale, infine, ad un periodo di molto precedente alla separazione. I genitori bersaglio della PAS, spesso, sono attendibili nei loro resoconti; si sono in genere preoccupati del benessere familiare; le denunce di abuso mosse loro riguardano solo i figli, non gli altri familiari. I genitori realmente abusanti, al contrario, sono poco attendibili nei loro resoconti, poco o affatto interessati al benessere della famiglia, tendono all’impulsività, all’esplosione violenta della rabbia; la denuncia di abuso può estendersi , in questi casi, anche ad altri membri della famiglia

Te la farò pagare...False accuse di abuso sessuale intrafamiliare come vendetta nei casi di alienazione genitoriale e conflittualità coniugale

GRATTAGLIANO, IGNAZIO
2011-01-01

Abstract

Il lavoro presenta un fenomeno di particolare rilevanza che può emergere, nel contesto delle dispute tra genitori separati per l’affidamento dei figli, in qualità di derivato o effetto della Sindrome di Alienazione Genitoriale: le false accuse di abuso sessuale intrafamiliare. Si assiste, infatti, sempre più di frequente a vicende giudiziarie che seguono un iter caratteristico: un genitore viene accusato di abusi o gravi maltrattamenti ai danni del figlio e viene allontanato, sospendendo ogni relazione con il bambino; il lungo percorso investigativo e giudiziario non conferma la denuncia ma, nel frattempo, il rapporto genitore-figlio è compromesso irrimediabilmente. Si desume, dunque, l’importanza di un’accurata differenziazione tra accuse bona fide di abuso e denunce frutto di una PAS: a tale scopo Gardner (1999) fornisce un lungo elenco di criteri che fanno riferimento sia ai pattern comportamentali dei minori che alle caratteristiche psicologiche, agli atteggiamenti e alla storia familiare dei genitori. In caso di abuso realmente subito dal genitore rifiutato, i sintomi dei figli rientrano solitamente nell’area del Disturbo Post-traumatico da Stress (A.P.A., 2001), e difficilmente si riscontrano le manifestazioni tipiche della PAS. Quanto alle figure parentali, solitamente i genitori alienanti sono poco collaborativi nel sottoporsi a valutazioni, poco attendibili nei loro resoconti, bisognosi di fare continue “iniezioni di richiamo” per ricordare ai figli i maltrattamenti subiti, premurosi nel proteggere i figli dal genitore bersaglio, anche in contesti protetti; denunciano, inoltre, i presunti abusi solo dopo la separazione. I genitori di minori realmente abusati, invece, lasciano che i figli ricordino spontaneamente gli abusi subiti, riconoscono il rischio dell’indebolimento del rapporto tra il genitore abusante ed i figli e fanno di tutto per ripristinarlo in condizioni protette; la denuncia degli abusi risale, infine, ad un periodo di molto precedente alla separazione. I genitori bersaglio della PAS, spesso, sono attendibili nei loro resoconti; si sono in genere preoccupati del benessere familiare; le denunce di abuso mosse loro riguardano solo i figli, non gli altri familiari. I genitori realmente abusanti, al contrario, sono poco attendibili nei loro resoconti, poco o affatto interessati al benessere della famiglia, tendono all’impulsività, all’esplosione violenta della rabbia; la denuncia di abuso può estendersi , in questi casi, anche ad altri membri della famiglia
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