Nell’ambito del mercato del lavoro esiste al momento una pletora di ricerche e rapporti che mirano a fornire stime quantitative su aspetti più o meno ampi dello stesso, al fine sia di monitorare l’effettiva capacità dei vari interventi di natura economica e giuslavoristica di incidere sulle dinamiche occupazionali, sia di studiare le dinamiche interne del mercato del lavoro. L’obiettivo del presente lavoro è quantificare il fenomeno “occupazione” riguardante le tipologie di lavoro “atipico” nelle sue principali articolazioni e composizioni strutturali, e si propone di evidenziare le problematiche relative alla effettiva capacità delle statistiche ufficiali di circoscrivere il fenomeno e dei lavoratori di percepire pienamente la natura della tipologia contrattuale che vanno a sottoscrivere. I risultati ottenuti dall’analisi, condotta attraverso l’elaborazione dei micro dati su base trimestrale relativi alla Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro per gli anni dal 2004 al 2007, si mostrano estremamente interessanti al punto da poter concludere che le forme di lavoro atipico con le limitazioni emerse perdono la caratterizzazione peculiare loro assegnata dal legislatore, ed inoltre si evidenzia come si debba ancora lavorare molto per la costruzione di una banca dati coordinata in cui confluiscano e siano standardizzati i dati provenienti dalle diverse fonti amministrative e campionarie attualmente esistenti.

Rapporti di lavoro atipici. Una stima su dati ISTAT per il periodo 2004-2007

MARINI, CATERINA;NICOLARDI, Vittorio
2009-01-01

Abstract

Nell’ambito del mercato del lavoro esiste al momento una pletora di ricerche e rapporti che mirano a fornire stime quantitative su aspetti più o meno ampi dello stesso, al fine sia di monitorare l’effettiva capacità dei vari interventi di natura economica e giuslavoristica di incidere sulle dinamiche occupazionali, sia di studiare le dinamiche interne del mercato del lavoro. L’obiettivo del presente lavoro è quantificare il fenomeno “occupazione” riguardante le tipologie di lavoro “atipico” nelle sue principali articolazioni e composizioni strutturali, e si propone di evidenziare le problematiche relative alla effettiva capacità delle statistiche ufficiali di circoscrivere il fenomeno e dei lavoratori di percepire pienamente la natura della tipologia contrattuale che vanno a sottoscrivere. I risultati ottenuti dall’analisi, condotta attraverso l’elaborazione dei micro dati su base trimestrale relativi alla Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro per gli anni dal 2004 al 2007, si mostrano estremamente interessanti al punto da poter concludere che le forme di lavoro atipico con le limitazioni emerse perdono la caratterizzazione peculiare loro assegnata dal legislatore, ed inoltre si evidenzia come si debba ancora lavorare molto per la costruzione di una banca dati coordinata in cui confluiscano e siano standardizzati i dati provenienti dalle diverse fonti amministrative e campionarie attualmente esistenti.
2009
978-88-8422-875-8
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