Il genere Lilium comprende numeroses peciee varietà largamente coltivire in Ialia e nel mondo come pianted a fiore reciso.[ ,a loro commercializzazionseu largas calar ichiedeI 'omenimenroin, tempi brwi, sia di nuove culdvar che di grandi quantità di esemplari con caremeristichoem ogeneeP. erq uanto sianoJ empre numerosel e ricerchl resea ret dere più facile il miglioramenm genedco e la moltiplià'ione dei numerosi ibridi, selezionad per caraiteristiche che riguardanol a grandeLrae il cblore dei fiori, nonché la longwita e morfologiad egli sressip, er moldplicare "in vivo" materideo mogeneov, ienec omunemente adottata Ia riproduzionlev egetativaa mraversoIa rigenerazioned i bulbilli, da squamei solated a bulbi e poste su sabbia umida e torba. In varie cultivar di Liliam è stato riporrato I'ocenimento di bulbilli, mediantet ecniche-"inv itro", da espiantid i apici caw linari (Penr et al., l99q, da organi comè anrere (DoNc-SHENGe t a1.,2000),s dli e peduncolif iorali (Trunuurro et al^,1997),d a scaglied i bulbo. Queste uldme sono le pard piùr utiliizate nelle tecniche micropropagadvem, _enffep oco frequente,p ìrr presentandom eno problemi di stenlizzazioneè, I'utilizzo di pani vegeative adulte di frrsto (BeccHrrrn ar aI,2003. Benchés ianos rarep resein considerazione numerosc cultirrar, non esistono dati, in letteratura, circa la micropropagazioned ell'ibrido Orientale Lilium 'Helvetiat,c itlù'rat moho apprelzzera..fdloarii - culgorie il cui approwigionamenmi n Ialia dipende dall'estero.S copod i qu-estola voro è stato lo irudio della capacita riget e.ariva di tessuti aduld & Lilium 179 'Helveda'per offenere bulbilli e meftere a punro promcolli di-micropropagazione. Sono srarì utilùati frammenti di foglia" nodo e inernodo di firstor pre, levati prima delltntesi dei fiori (YosHrJl et a|,197r. Gli espianti sono stad posri su mezzo di colrura MS (MunesHrcHn, SrooC, 1962), addizionato di agar all'7o/os, accarosioa l3,5o/oeq uantirà definire di r.go- Iatori di crescita (auxine e cimchinine). [e colrure così allesdte sono state collocate in camera di crescita a24*2o C con fotoperiodo di 16 ore di luce, d'intensità pari a 70 pm.m-2.s-l. IJa€giunta di atrxina (IAA) e benziladenina (BA) o kinerina, ra le citochini{ r-g saggiate, hanno mosrfilro una maggiore efficacia nell'indurre la prod,r"ione del callo è 1n seguiro la produzione e sviluppo di bulbilli. Confermando ciò che era già noto in lenerarura (BeccHETTA et al., 2003) per alri ibridi ú Liliunt" la maggiore produzione di calli si è avua dopo 30 giorni da frammenti di ponioni nodali di firsto e dopo 100 giorni solo da foglie, mentre gli inrcrnodi hanno mosffaro una scarsa capacita rigeneradva:.Popo 20. o 120 giomi sono stau osservad bulbilli differenziati con caramerisdche morfologiche diverse a seconda della citochinina utilizzata.. Infani in presenze dr IAA + BA si hanno numerosi bulbilli d piccole dimensioni e di colore verde chiaro, in presenza di IAA + kinetina i bulbilli, in nurnero inferiore, sono di maggiori dimensioni e di colore verde intenso. Utilizzando i bulbilli sono state poi dlesdte subcolture, variando I'appono ormonde nel gerreno e mantenendo le sresse condizioni di crescira-l a successivaf ase, con wiluppo e differenúazione delle foglie, ha messo in evidenza I'influenza dei fitoregolatori sulla organogenesi; infami si sono widenziare due dpologiè di foglie con diversa morfologia a seconda dellr presenza o assenza di BA nel mezzn Quesro studio preliminare ha dimosraro la possibilià di udlizzare parti vegetadve adulte, soprairutto nodi e frammentifogliari] p.t micropropagare Liliurn'Hcheda'. Tumavia ukeriori inrlagini sono in corso per approfondire I'asperto riguardanrc lo sviluppo delle foglie e il manrenimento delle caratteristiche morfologiche acquisite in coltura.

Rigenerazione “in vitro” di bulbilli da espianti di foglia, nodo e internodio di fusto del Lilium Orientale ‘Helvetia’

MASTROPASQUA, Linda
2006-01-01

Abstract

Il genere Lilium comprende numeroses peciee varietà largamente coltivire in Ialia e nel mondo come pianted a fiore reciso.[ ,a loro commercializzazionseu largas calar ichiedeI 'omenimenroin, tempi brwi, sia di nuove culdvar che di grandi quantità di esemplari con caremeristichoem ogeneeP. erq uanto sianoJ empre numerosel e ricerchl resea ret dere più facile il miglioramenm genedco e la moltiplià'ione dei numerosi ibridi, selezionad per caraiteristiche che riguardanol a grandeLrae il cblore dei fiori, nonché la longwita e morfologiad egli sressip, er moldplicare "in vivo" materideo mogeneov, ienec omunemente adottata Ia riproduzionlev egetativaa mraversoIa rigenerazioned i bulbilli, da squamei solated a bulbi e poste su sabbia umida e torba. In varie cultivar di Liliam è stato riporrato I'ocenimento di bulbilli, mediantet ecniche-"inv itro", da espiantid i apici caw linari (Penr et al., l99q, da organi comè anrere (DoNc-SHENGe t a1.,2000),s dli e peduncolif iorali (Trunuurro et al^,1997),d a scaglied i bulbo. Queste uldme sono le pard piùr utiliizate nelle tecniche micropropagadvem, _enffep oco frequente,p ìrr presentandom eno problemi di stenlizzazioneè, I'utilizzo di pani vegeative adulte di frrsto (BeccHrrrn ar aI,2003. Benchés ianos rarep resein considerazione numerosc cultirrar, non esistono dati, in letteratura, circa la micropropagazioned ell'ibrido Orientale Lilium 'Helvetiat,c itlù'rat moho apprelzzera..fdloarii - culgorie il cui approwigionamenmi n Ialia dipende dall'estero.S copod i qu-estola voro è stato lo irudio della capacita riget e.ariva di tessuti aduld & Lilium 179 'Helveda'per offenere bulbilli e meftere a punro promcolli di-micropropagazione. Sono srarì utilùati frammenti di foglia" nodo e inernodo di firstor pre, levati prima delltntesi dei fiori (YosHrJl et a|,197r. Gli espianti sono stad posri su mezzo di colrura MS (MunesHrcHn, SrooC, 1962), addizionato di agar all'7o/os, accarosioa l3,5o/oeq uantirà definire di r.go- Iatori di crescita (auxine e cimchinine). [e colrure così allesdte sono state collocate in camera di crescita a24*2o C con fotoperiodo di 16 ore di luce, d'intensità pari a 70 pm.m-2.s-l. IJa€giunta di atrxina (IAA) e benziladenina (BA) o kinerina, ra le citochini{ r-g saggiate, hanno mosrfilro una maggiore efficacia nell'indurre la prod,r"ione del callo è 1n seguiro la produzione e sviluppo di bulbilli. Confermando ciò che era già noto in lenerarura (BeccHETTA et al., 2003) per alri ibridi ú Liliunt" la maggiore produzione di calli si è avua dopo 30 giorni da frammenti di ponioni nodali di firsto e dopo 100 giorni solo da foglie, mentre gli inrcrnodi hanno mosffaro una scarsa capacita rigeneradva:.Popo 20. o 120 giomi sono stau osservad bulbilli differenziati con caramerisdche morfologiche diverse a seconda della citochinina utilizzata.. Infani in presenze dr IAA + BA si hanno numerosi bulbilli d piccole dimensioni e di colore verde chiaro, in presenza di IAA + kinetina i bulbilli, in nurnero inferiore, sono di maggiori dimensioni e di colore verde intenso. Utilizzando i bulbilli sono state poi dlesdte subcolture, variando I'appono ormonde nel gerreno e mantenendo le sresse condizioni di crescira-l a successivaf ase, con wiluppo e differenúazione delle foglie, ha messo in evidenza I'influenza dei fitoregolatori sulla organogenesi; infami si sono widenziare due dpologiè di foglie con diversa morfologia a seconda dellr presenza o assenza di BA nel mezzn Quesro studio preliminare ha dimosraro la possibilià di udlizzare parti vegetadve adulte, soprairutto nodi e frammentifogliari] p.t micropropagare Liliurn'Hcheda'. Tumavia ukeriori inrlagini sono in corso per approfondire I'asperto riguardanrc lo sviluppo delle foglie e il manrenimento delle caratteristiche morfologiche acquisite in coltura.
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