Il patrimonio ovino italiano, che ha subito irrilevanti modifiche dagli inizi del 1900, si aggira sugli 11 milioni di capi ed è concentrato per il 95% nell’Italia centro meridionale ed insulare (fig 1 e 2; tab 1). Dal punto di vista genetico esso risulta per il 70% costituito da razze a preminente produzione latte o carne e per il restante 30% da polimeticci con caratteristiche molto variabili, non ascrivibili ad alcun gruppo etnico

Biodiversità ovina iberoamericana. Caracterización y uso sostenible

Vincenzo Landi
;
2010-01-01

Abstract

Il patrimonio ovino italiano, che ha subito irrilevanti modifiche dagli inizi del 1900, si aggira sugli 11 milioni di capi ed è concentrato per il 95% nell’Italia centro meridionale ed insulare (fig 1 e 2; tab 1). Dal punto di vista genetico esso risulta per il 70% costituito da razze a preminente produzione latte o carne e per il restante 30% da polimeticci con caratteristiche molto variabili, non ascrivibili ad alcun gruppo etnico
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