Si analizza la riforma dei beni culturali in Italia, alla luce dell'introduzione della soprintendenza unica, con un approccio organico, olistico, al patrimonio. Si tratta inoltre del progetto di rappresentanza unitaria degli archeologi italiani. Infine si analizza la Convenzione europea di Faro indicando le prospettive che la sua ratifica potrebbe apportare in Italia.

“Fuori tempo come tante cose sue”. Il patrimonio culturale, l’archeologia e la sindrome del barone Arminio Piovasco di Rondò

Giuliano Volpe
2016-01-01

Abstract

Si analizza la riforma dei beni culturali in Italia, alla luce dell'introduzione della soprintendenza unica, con un approccio organico, olistico, al patrimonio. Si tratta inoltre del progetto di rappresentanza unitaria degli archeologi italiani. Infine si analizza la Convenzione europea di Faro indicando le prospettive che la sua ratifica potrebbe apportare in Italia.
2016
978-953-6002-92-4
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