Il contributo si propone di esaminare la giurisprudenza della Corte suprema del Regno Unito in procinto di completare il suo primo decennio di attività. La selezione giurisprudenziale oggetto di approfondimento interessa alcuni snodi cruciali dell'evoluzione della forma di governo e della forma di stato britannica nonché dei rapporti tra ordinamento interno, ordinamento comunitario e Cedu, e fornisce fondamentali spunti interpretativi del principi fondanti la Constitution britannica: in tal senso, non ultima la sentenza Miller con la quale la Corte Suprema, decidendo senza alcuna esitazione a tutto favore della supremazia parlamentare quale principio cardinale del sistema costituzionale britannico, e quindi negando la legittimità della prerogativa nel caso dell’attivazione dell’art. 50 ed esprimendosi per la mera politicità del referendum ove non sia stata espressa una difforme statuizione del Parlamento, ha sedato un incipiente conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato e ha aperto nuovi spazi al moderno dibattito sulla sovranità del Legislativo. La decisione è una delle grandi espressioni giudiziarie della storia costituzionale britannica, ovvero una di quelle che entrano a pieno titolo nel variegato quadro delle cd. “fonti della Costituzione” e dimostrano fino a qual punto i giudici possano tuttora contribuire, per quanto è reso loro possibile, al consolidamento degli equilibri del sistema di governo del Regno Unito in un contesto di accelerazione in cui tutto lascia pensare che perfino i fondamenti della costituzione evolutiva e del vivere civile siano messi in discussione.

La giurisprudenza della Corte suprema del Regno Unito nel triennio 2015-2016-2017

P. Martino
;
A. Torre
2018-01-01

Abstract

Il contributo si propone di esaminare la giurisprudenza della Corte suprema del Regno Unito in procinto di completare il suo primo decennio di attività. La selezione giurisprudenziale oggetto di approfondimento interessa alcuni snodi cruciali dell'evoluzione della forma di governo e della forma di stato britannica nonché dei rapporti tra ordinamento interno, ordinamento comunitario e Cedu, e fornisce fondamentali spunti interpretativi del principi fondanti la Constitution britannica: in tal senso, non ultima la sentenza Miller con la quale la Corte Suprema, decidendo senza alcuna esitazione a tutto favore della supremazia parlamentare quale principio cardinale del sistema costituzionale britannico, e quindi negando la legittimità della prerogativa nel caso dell’attivazione dell’art. 50 ed esprimendosi per la mera politicità del referendum ove non sia stata espressa una difforme statuizione del Parlamento, ha sedato un incipiente conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato e ha aperto nuovi spazi al moderno dibattito sulla sovranità del Legislativo. La decisione è una delle grandi espressioni giudiziarie della storia costituzionale britannica, ovvero una di quelle che entrano a pieno titolo nel variegato quadro delle cd. “fonti della Costituzione” e dimostrano fino a qual punto i giudici possano tuttora contribuire, per quanto è reso loro possibile, al consolidamento degli equilibri del sistema di governo del Regno Unito in un contesto di accelerazione in cui tutto lascia pensare che perfino i fondamenti della costituzione evolutiva e del vivere civile siano messi in discussione.
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