Gli obiettivi principali di questa ricerca sono: 1) la creazione di una rete di esperti per la valutazione del rischio di estinzione delle specie di pesci ossei marini in Italia; 2) la valutazione del rischio di estinzione per tutte le specie di pesci ossei marini; 3) la creazione di una base di riferimento utile in futuro a valutare la tendenza dello stato di conservazione della biodiversità in Italia. La valutazione del rischio di estinzione qui presentata è basata sulle Categorie e Criteri e sulle linee guida più aggiornate della Red List IUCN. Le valutazioni sono state effettuate tramite un workshop tematico con un gruppo di esperti delle diverse specie e aree del territorio nazionale, e revisionate criticamente dalla Società Italiana di Biologia Marina sia nei contenuti sia nell’applicazione del protocollo secondo le linee guida. Tutte le specie di pesci ossei marini, native o possibilmente native in Italia sono state incluse nella valutazione. La valutazione include un'area di interesse più ampia delle acque territoriali italiane. Tuttavia, come spesso accade in mare, le popolazioni della quasi totalità delle specie sono molto ampie e pertanto si estendono ben oltre i confini dell'area di valutazione. Delle 407 specie di pesci ossei marini valutate, 8 risultano a rischio di estinzione nei nostri mari (1.9%). Altre 9 specie sono vicine ad essere considerate a rischio, e per altre 51 specie, che costituiscono il 12.5% di quelle considerate, non esistono informazioni sufficienti a valutare il rischio. Le rimanenti specie (83.3%) non sono a imminente rischio di estinzione. La maggior parte delle popolazioni di pesci ossei marini italiani sono stabili, ma il 7% sono in declino e il 4% in aumento. Le principali minacce per i pesci ossei marini italiani sono rappresentate dall’eccessivo prelievo di pesca, che avviene con attività di pesca mirate a specifiche specie o, più comunemente, sotto forma di bycatch (catture accessorie o accidentali nel corso di pratiche di pesca indirizzate ad altre specie), lo sviluppo urbano costiero e il relativo inquinamento delle acque, le modificazioni dell'habitat indotte dalle attività umane (direttamente o indirettamente, come ad esempio attraverso il cambiamento climatico). Le Liste Rosse sono uno strumento essenziale per identificare priorità di conservazione, ma non sono, di per sé, un elenco di priorità. Altri elementi fondamentali nel definire le priorità includono il costo delle azioni, la probabilità di successo e la percentuale della popolazione globale di ciascuna specie presente in Italia, che determina la responsabilità nazionale nella conservazione a lungo termine delle specie.

Lista Rossa IUCN dei Pesci ossei marini Italiani

Giulio Relini
;
Gianfranco D'Onghia
;
2017-01-01

Abstract

Gli obiettivi principali di questa ricerca sono: 1) la creazione di una rete di esperti per la valutazione del rischio di estinzione delle specie di pesci ossei marini in Italia; 2) la valutazione del rischio di estinzione per tutte le specie di pesci ossei marini; 3) la creazione di una base di riferimento utile in futuro a valutare la tendenza dello stato di conservazione della biodiversità in Italia. La valutazione del rischio di estinzione qui presentata è basata sulle Categorie e Criteri e sulle linee guida più aggiornate della Red List IUCN. Le valutazioni sono state effettuate tramite un workshop tematico con un gruppo di esperti delle diverse specie e aree del territorio nazionale, e revisionate criticamente dalla Società Italiana di Biologia Marina sia nei contenuti sia nell’applicazione del protocollo secondo le linee guida. Tutte le specie di pesci ossei marini, native o possibilmente native in Italia sono state incluse nella valutazione. La valutazione include un'area di interesse più ampia delle acque territoriali italiane. Tuttavia, come spesso accade in mare, le popolazioni della quasi totalità delle specie sono molto ampie e pertanto si estendono ben oltre i confini dell'area di valutazione. Delle 407 specie di pesci ossei marini valutate, 8 risultano a rischio di estinzione nei nostri mari (1.9%). Altre 9 specie sono vicine ad essere considerate a rischio, e per altre 51 specie, che costituiscono il 12.5% di quelle considerate, non esistono informazioni sufficienti a valutare il rischio. Le rimanenti specie (83.3%) non sono a imminente rischio di estinzione. La maggior parte delle popolazioni di pesci ossei marini italiani sono stabili, ma il 7% sono in declino e il 4% in aumento. Le principali minacce per i pesci ossei marini italiani sono rappresentate dall’eccessivo prelievo di pesca, che avviene con attività di pesca mirate a specifiche specie o, più comunemente, sotto forma di bycatch (catture accessorie o accidentali nel corso di pratiche di pesca indirizzate ad altre specie), lo sviluppo urbano costiero e il relativo inquinamento delle acque, le modificazioni dell'habitat indotte dalle attività umane (direttamente o indirettamente, come ad esempio attraverso il cambiamento climatico). Le Liste Rosse sono uno strumento essenziale per identificare priorità di conservazione, ma non sono, di per sé, un elenco di priorità. Altri elementi fondamentali nel definire le priorità includono il costo delle azioni, la probabilità di successo e la percentuale della popolazione globale di ciascuna specie presente in Italia, che determina la responsabilità nazionale nella conservazione a lungo termine delle specie.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/236919
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