L’innalzamento progressivo del livello del mare causato dai cambiamenti climatici sta compromettendo il deflusso naturale degli acquiferi costieri, peggiorando la qualità e quantità dell’acqua di falda contenuta in essa. In questo studio, ci proponiamo di valutare l’impatto dell’innalzamento locale del livello del mare (Local Sea Level Rise - LSLR) sulla riduzione del deflusso naturale di falda verso il mare, in particolare nell’area delle Murge e nella penisola salentina. A tal fine, sono stati interpolati i dati mareografici raccolti negli anni dal 2000 al 2014, da tre stazioni (Bari, Otranto e Taranto) dislocate lungo il tratto studiato della costa pugliese. L’interpolazione dei dati di innalzamento del mare misurato segue un trend positivo con un tasso di crescita prossimo 8,8 mm/anno. Il tasso si dimezza a 4,4 mm/anno nel caso di Otranto. Questo ha permesso di prevedere l’innalzamento massimo di 2 m del LSL, in un lungo periodo prossimo a 200 anni. Questa previsione d’incremento del LSL combacia con la previsione dell’innalzamento medio globale del livello del mare (GSL) nel 2200, stimato da altri ricercatori, in seguito ai cambiamenti climatici. In particolare tali previsioni considerano la fusione dei ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide, l’effetto di espansione termica degli oceani indotto dall’innalzamento termico per l’effetto serra, lo scioglimento di ghiacciai e delle calotte di ghiaccio polari, includendo anche le variazioni dei volumi di acqua immagazzinata nel suolo. Nel presente lavoro è stata riscritta l’equazione di Ghyben-Herzberg, rappresentativa dell’interfaccia acqua di falda / acqua di mare, per valutare la riduzione del deflusso di falda conseguente all’innalzamento del livello del mare. I parametri utili per il calcolo con GhybenHerzberg sono forniti da simulazioni computerizzate del flusso di falda, assumendo condizioni al contorno a “carico controllato” (o Head Controlled System). Il modello digitale di elevazione della costa ricavato con tecnologia LiDAR (www.sit.puglia.it), è stato elaborato in ArcGIS per determinare l’arretramento locale del mare corrispondente a un massimo LSLR di 2 m. I risultati stimano una cospicua riduzione del deflusso naturale di falda che, fino al 2200, raggiunge il 16% della portata attualmente prelevata dalla falda carsica della penisola Salentina per approvvigionamenti potabili.

IMPATTO DELL’INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE CAUSATO DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLE FALDE COSTIERE

I. S. Liso;
2016-01-01

Abstract

L’innalzamento progressivo del livello del mare causato dai cambiamenti climatici sta compromettendo il deflusso naturale degli acquiferi costieri, peggiorando la qualità e quantità dell’acqua di falda contenuta in essa. In questo studio, ci proponiamo di valutare l’impatto dell’innalzamento locale del livello del mare (Local Sea Level Rise - LSLR) sulla riduzione del deflusso naturale di falda verso il mare, in particolare nell’area delle Murge e nella penisola salentina. A tal fine, sono stati interpolati i dati mareografici raccolti negli anni dal 2000 al 2014, da tre stazioni (Bari, Otranto e Taranto) dislocate lungo il tratto studiato della costa pugliese. L’interpolazione dei dati di innalzamento del mare misurato segue un trend positivo con un tasso di crescita prossimo 8,8 mm/anno. Il tasso si dimezza a 4,4 mm/anno nel caso di Otranto. Questo ha permesso di prevedere l’innalzamento massimo di 2 m del LSL, in un lungo periodo prossimo a 200 anni. Questa previsione d’incremento del LSL combacia con la previsione dell’innalzamento medio globale del livello del mare (GSL) nel 2200, stimato da altri ricercatori, in seguito ai cambiamenti climatici. In particolare tali previsioni considerano la fusione dei ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide, l’effetto di espansione termica degli oceani indotto dall’innalzamento termico per l’effetto serra, lo scioglimento di ghiacciai e delle calotte di ghiaccio polari, includendo anche le variazioni dei volumi di acqua immagazzinata nel suolo. Nel presente lavoro è stata riscritta l’equazione di Ghyben-Herzberg, rappresentativa dell’interfaccia acqua di falda / acqua di mare, per valutare la riduzione del deflusso di falda conseguente all’innalzamento del livello del mare. I parametri utili per il calcolo con GhybenHerzberg sono forniti da simulazioni computerizzate del flusso di falda, assumendo condizioni al contorno a “carico controllato” (o Head Controlled System). Il modello digitale di elevazione della costa ricavato con tecnologia LiDAR (www.sit.puglia.it), è stato elaborato in ArcGIS per determinare l’arretramento locale del mare corrispondente a un massimo LSLR di 2 m. I risultati stimano una cospicua riduzione del deflusso naturale di falda che, fino al 2200, raggiunge il 16% della portata attualmente prelevata dalla falda carsica della penisola Salentina per approvvigionamenti potabili.
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