Sette studiosi americani e italiani si confrontano su temi fondamentali per le origini del pensiero moderno: origini che sono scientifiche, filosofiche, politiche e religiose insieme. Galileo Galilei costringe, infatti, ogni studioso che si accosti a lui a dover fare i conti non solo con le sue scoperte scientifiche o con il suo linguaggio filosofico, ma anche con questioni teologiche e “affari” di Corte. Potere e scienza, fede e politica sono gli ingredienti unici e irripetibili di una stagione che vede protagonista Università, Accademie e alcuni degli apparati più influenti della Chiesa post-tridentina. Non si finirà mai di costruire e decostruire il contesto “barocco” di Galileo: le sue sfide alla tradizione, i suoi incontri e scontri con il sistema scientifico e filosofico, la sua appartenenza alla élite culturale europea, la sua avvedutezza nella ricerca di consensi politici e teologici. Questo volume, con i suoi contributi e i testi classici riprodotti, vuole rimettere al centro la figura dello scienziato pisano attraverso la lente d’ingrandimento della Lettera a Cristina di Lorena che è insieme, lettera e trattato, apologia della nuova scienza e difesa del cattolicesimo, perché come Galileo stesso amava dire, non è nelle sue intenzioni affermare la falsità della Bibbia perché “nostra opinione è che le Scritture benissimo concordino con le verità naturali dimonstrate”.

Galileo e le cosiddette "teologie amiche": lo strano caso di Tommaso Campanella e Paolo Antonio Foscarini

Paolo Ponzio
2019-01-01

Abstract

Sette studiosi americani e italiani si confrontano su temi fondamentali per le origini del pensiero moderno: origini che sono scientifiche, filosofiche, politiche e religiose insieme. Galileo Galilei costringe, infatti, ogni studioso che si accosti a lui a dover fare i conti non solo con le sue scoperte scientifiche o con il suo linguaggio filosofico, ma anche con questioni teologiche e “affari” di Corte. Potere e scienza, fede e politica sono gli ingredienti unici e irripetibili di una stagione che vede protagonista Università, Accademie e alcuni degli apparati più influenti della Chiesa post-tridentina. Non si finirà mai di costruire e decostruire il contesto “barocco” di Galileo: le sue sfide alla tradizione, i suoi incontri e scontri con il sistema scientifico e filosofico, la sua appartenenza alla élite culturale europea, la sua avvedutezza nella ricerca di consensi politici e teologici. Questo volume, con i suoi contributi e i testi classici riprodotti, vuole rimettere al centro la figura dello scienziato pisano attraverso la lente d’ingrandimento della Lettera a Cristina di Lorena che è insieme, lettera e trattato, apologia della nuova scienza e difesa del cattolicesimo, perché come Galileo stesso amava dire, non è nelle sue intenzioni affermare la falsità della Bibbia perché “nostra opinione è che le Scritture benissimo concordino con le verità naturali dimonstrate”.
2019
978-88-7470-684-6
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