L’America centrale ha una storia costituzionale specifica, anche nell’ambito del costituzionalismo latinoamericano. Le sue (piccole) Repubbliche, turbolente all’interno, hanno da sempre rapporti assai intensi tra loro, che si declinano, nelle diverse fasi, in termini di competizioni, tentativi (talvolta violenti) di egemonizzazioni, ma pure sforzi di collaborazione incrementale a fini stabilizzazione e di crescita sia dei singoli Paesi sia dell’area. Il diritto è ritenuto leva essenziale nel processo di integrazione regionale sin dall'assunzione dell'indipendenza dei relativi Paesi, e con il successo dell’UE a maggior ragione. Le differenze tra le due aree geopolitiche e giuridiche sono immense, ma poiché a essere incommensurabilmente superiori sono le grandezze e le distanze europee, l’ordine euro-unitario può bene essere parametro di confronto e pure d’ispirazione. Non invece, dato il retroterra autoctono del processo d’integrazione centroamericano, oggetto di mera imitazione. Nella seconda parte, il saggio si incentra sul ruolo integrazionistico e stabilizzatorio della Corte centroamericana di Giustizia (CCJ): giudice, a un tempo, sovranazionale e di tutela delle "Costituzioni dei poteri interne". L’analisi non solo strutturale ma anche casistica rivela la sua limitata efficacia e gli angusti spazi prospettici di un istituto così peculiare da costituire un vero e proprio laboratorio sperimentale per la scienza costituzionalistica.

Aspirazioni integrazionistiche in America Centrale e Corte centroamericana di giustizia

Pierdomenico Logroscino
2015-01-01

Abstract

L’America centrale ha una storia costituzionale specifica, anche nell’ambito del costituzionalismo latinoamericano. Le sue (piccole) Repubbliche, turbolente all’interno, hanno da sempre rapporti assai intensi tra loro, che si declinano, nelle diverse fasi, in termini di competizioni, tentativi (talvolta violenti) di egemonizzazioni, ma pure sforzi di collaborazione incrementale a fini stabilizzazione e di crescita sia dei singoli Paesi sia dell’area. Il diritto è ritenuto leva essenziale nel processo di integrazione regionale sin dall'assunzione dell'indipendenza dei relativi Paesi, e con il successo dell’UE a maggior ragione. Le differenze tra le due aree geopolitiche e giuridiche sono immense, ma poiché a essere incommensurabilmente superiori sono le grandezze e le distanze europee, l’ordine euro-unitario può bene essere parametro di confronto e pure d’ispirazione. Non invece, dato il retroterra autoctono del processo d’integrazione centroamericano, oggetto di mera imitazione. Nella seconda parte, il saggio si incentra sul ruolo integrazionistico e stabilizzatorio della Corte centroamericana di Giustizia (CCJ): giudice, a un tempo, sovranazionale e di tutela delle "Costituzioni dei poteri interne". L’analisi non solo strutturale ma anche casistica rivela la sua limitata efficacia e gli angusti spazi prospettici di un istituto così peculiare da costituire un vero e proprio laboratorio sperimentale per la scienza costituzionalistica.
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