Nel quadro largo della Puglia storica, la famiglia Bonelli, poi saldatasi a quella dei De Beaumont, ha avuto modo di sviluppare un articolato sistema abitativo vissuto come un unico teatro delle vicende sociali e urbane. Il palinsesto che ne è derivato, specie per la facies sette- ottocentesca, riemerge con inediti e suggestivi spaccati nelle carte dell’omonimo archivio privato, elementi che attendono ancora una loro messa a registro con il sopravvissuto e che corrono in parallelo alla costruzione di un’identità extra-locale legata al ‘mito’ fondativo del cardinale Michele Bonelli. L’indagine su un così consistente e inedito patrimonio documentario, strumento indispensabile per successivi approfondimenti e analisi di processi storici, culturali e artistici considerati all’insegna della complessità, è il principale obiettivo della proposta condotta su casi di studio - giardini ‘romantici’, collezioni ‘napoletane’ e biblioteche dei lumi’ - che si mostrano di indubbio valore nel loro genere, in special modo per l’ambito considerato. Le indagini sinora condotte, infatti, consentono confronti non solo con realtà residenziali altre, spesso sfondo per i flussi artistici e antiquari diretti dal meridione verso Napoli e l’Europa, ma anche precisi affondi propedeutici a possibili interventi di restauro, in particolare da sollecitare su situazioni ad alto rischio conservativo come la dimora suburbana dei Bonelli a Barletta, nonché il palazzo di città e il cosiddetto ‘giardino di Sant’Antonio’ dei De Beaumont a Taranto.
In the general framework of historical Apulia, the Bonelli family, later joined to that of the De Beaumont one, had the opportunity to develop an articulated housing system experienced as a single theater of social and urban events. The resulting schedule, especially for the eighteenth-nineteenth century facies, re-emerges through unpublished archival papers. They must be registered with the testimonies of a past which, since 1525, has its roots in one of the places with the highest artistic density in the region, the cathedral of Barletta, thus contributing to the construction of an identity that, still in the Nineteenth century, will recover the profile of Michele Bonelli, the cardinal nephew of Pio V Ghislieri, also known as the ‘Alessandrino’. The investigation of such a substantial heritage, which merged into the Jatta family in the 1930s, favoured the analysis of artistic, historical and cultural processes considered to be characterized by complexity and endowed with an almost constant link with the Neapolitan side. Rooms decorated in the 'Pompeian' style, 'romantic' gardens, 'Neapolitan' collections and libraries inspired by the ideals of the Enlightenment prove to be of undoubted value of their kind, especially for the area considered. The investigations conducted allowed comparisons not only with other residential realities, often the background for artistic and antique flows directed from the South Italy to Naples and Europe, but also precise insights into individual elements of a heritage that is unfortunately at high risk of conservation.
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Titolo: | Giardini ‘romantici', collezioni ‘napoletane' e biblioteche dei ‘lumi’. Le strategie culturali deiBonelli e dei De Beaumont nella Puglia storica tra XVIII e XIX secolo |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | Being printed |
Serie: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11586/227656 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |