Commento all'art. 252

Il riconoscimento del figlio nato al di fuori del matrimonio e il suo inserimento nella famiglia del genitore coniugato con altri prevede un’articolata procedura attualmente di competenza del Tribunale ordinario, che decide sull’affidamento e su ogni altro provvedimento a tutela dell’interesse morale e materiale del figlio. Dalla riforma del diritto di famiglia del ’75, che ha abolito il divieto di riconoscimento dei c.d. “figli adulterini”, la ratio della regola dell’inserimento nella famiglia del genitore si rinviene dal rilievo delle convenzioni sociali e dalla ritrosia culturale ad inserire questa tipologia di figli nella famiglia fondata sul matrimonio. Si tratta dell’ipotesi in cui il riconoscimento provenga dal genitore coniugato con persona diversa dall’altro genitore. Spesso nella pratica, il figlio nato fuori del matrimonio entra a far parte della famiglia del genitore coniugato con altri, senza ricorrere all’intervento del giudice, in assenza di conflitti tra le persone interessate.