Il presente scritto esamina la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel caso Coman. La causa riguardava il riconoscimento del diritto di soggiorno al coniuge dello stesso sesso di un cittadino europeo. La peculiarità del caso si deve alla circostanza che il cittadino UE era rientrato nel suo Stato di origine in cui è previsto il divieto di matrimoni tra persone dello stesso sesso. Per la prima volta la Corte definisce la nozione di "coniuge" presente nella direttiva 2004/38 sulla libera circolazione e il diritto di soggiorno dei cittadini dell'UE.

Il diritto di soggiorno del coniuge dello stesso sesso al vaglio della Corte UE

Di Comite, Valeria
2018-01-01

Abstract

Il presente scritto esamina la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea nel caso Coman. La causa riguardava il riconoscimento del diritto di soggiorno al coniuge dello stesso sesso di un cittadino europeo. La peculiarità del caso si deve alla circostanza che il cittadino UE era rientrato nel suo Stato di origine in cui è previsto il divieto di matrimoni tra persone dello stesso sesso. Per la prima volta la Corte definisce la nozione di "coniuge" presente nella direttiva 2004/38 sulla libera circolazione e il diritto di soggiorno dei cittadini dell'UE.
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