Si presentano alcune riflessioni di carattere preliminare sul termine trópaion e le problematiche connesse nel tentativo di individuare un ‘antefatto lessicale’ nell’ambito di una ricerca più ampia sulla terminologia connessa alla definizione di aree e luoghi venerati in rapporto alle loro connotazioni strutturali e monumentali. Il testo oggetto d'analisi è costituito dalla nota testimonianza di Gaio, attivo a Roma sotto il pontificato di papa Zefirino (198-217), il quale, in contrasto con Proclo rappresentante romano dei montanisti, contrappone le tradizioni della chiesa romana basate sulle memorie di Pietro e Paolo, martirizzati e sepolti a Roma, a quelle microasiatiche invocate dai seguaci di Montano. La fonte scritta è messa in relazione con quella archeologica rinvenuta nell'ambito della necropoli vaticana e specificamente con la c.d. edicola costruita nel corso del II secolo interpretabile come una struttura architettonica con funzione memoriale edificata in relazione alla tomba di Pietro al fine di evidenziarla ed enfatizzarla.

Denominazione dei “santuari”: lessico, strutture, significati. Osservazioni sul tropaion di Gaio (Eusebio, “Historia Ecclesiastica”, II, 25, 5-7)

DE SANTIS, PAOLA
2005-01-01

Abstract

Si presentano alcune riflessioni di carattere preliminare sul termine trópaion e le problematiche connesse nel tentativo di individuare un ‘antefatto lessicale’ nell’ambito di una ricerca più ampia sulla terminologia connessa alla definizione di aree e luoghi venerati in rapporto alle loro connotazioni strutturali e monumentali. Il testo oggetto d'analisi è costituito dalla nota testimonianza di Gaio, attivo a Roma sotto il pontificato di papa Zefirino (198-217), il quale, in contrasto con Proclo rappresentante romano dei montanisti, contrappone le tradizioni della chiesa romana basate sulle memorie di Pietro e Paolo, martirizzati e sepolti a Roma, a quelle microasiatiche invocate dai seguaci di Montano. La fonte scritta è messa in relazione con quella archeologica rinvenuta nell'ambito della necropoli vaticana e specificamente con la c.d. edicola costruita nel corso del II secolo interpretabile come una struttura architettonica con funzione memoriale edificata in relazione alla tomba di Pietro al fine di evidenziarla ed enfatizzarla.
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