Dagli inizi del XIII secolo fino alla seconda metà del XV secolo, la traduzione si impone come uno dei principali generi letterari nei quali si esercita la filosofia ebraica. Esempio paradigmatico di questo importante fenomeno delle traduzioni è la traduzione in ebraico del De ente et essentia di Tommaso d'Aquino, che fu realizzata da Yehudah Romano nell'ambito di un più ampio progetto – quello di risvegliare gli 'intorpiditi' figli del popolo ebraico attraverso le novità dei colleghi cristiani.

La traduzione ebraica del De ente et essentia: il caso di Yehudah Romano

BENEDETTO, MARIENZA
2014-01-01

Abstract

Dagli inizi del XIII secolo fino alla seconda metà del XV secolo, la traduzione si impone come uno dei principali generi letterari nei quali si esercita la filosofia ebraica. Esempio paradigmatico di questo importante fenomeno delle traduzioni è la traduzione in ebraico del De ente et essentia di Tommaso d'Aquino, che fu realizzata da Yehudah Romano nell'ambito di un più ampio progetto – quello di risvegliare gli 'intorpiditi' figli del popolo ebraico attraverso le novità dei colleghi cristiani.
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