1. La scelta del metodo per lo studio e l’analisi dei Santuari pugliesi rappresenta un problema non semplice, per il fatto che i fenomeni presi in considerazione si presentano per la loro natura complessi e richiedono un’analisi ampia che coinvolge altre discipline quali la storia, la teologia, e non da ultimo la sociologia. Se si assume il problema come esistenza dei nessi tra diritto (canonico), storia e teologia si deve considerare l’esistenza di una unità ontologica di analisi. Un problema che canonisti e storici del diritto si sono posti più volte e al quale non sembra sia stata data una soluzione definitiva è quello delle relazioni e delle interazioni fra queste discipline. Lo specialista ha finito per chiudersi nella propria specialità, condizionato da un certo tipo di cultura, trasferendo proprio negli ambiti più caratteristici dalla specificità teologica e storica dell’esperienza giuridica canonica, le vecchie concezioni del diritto e della storiografia. In realtà, lo spessore e lo spazio del reale non acquisiscono un senso se non in un quadro di riferimento globale. Il rapporto con la teologia e la storia deve essere considerato come un problema interno al diritto canonico ovvero interno alla storia o interno alla teologia e, pertanto, dipende dall’ottica di partenza pur nel rispetto dell’autonomia delle singole scienze . Ad oggi non vi è più un giurista che non avverta, in maniera sempre più diffusa, che per l’approfondimento scientifico, che l’indagine condotta richiede, non si può prescindere dall’esperienza e dalla storia . L’esperienza giuridica si esprime come dialettica tra un dato normativo ed un dato storico e sociale; in questa esperienza si realizza il diritto . Il giurista avverte che la sua funzione non si esaurisce nella ricostruzione, secondo criteri tecnico-sistematici, di un dettato normativo, ma implica l’individuazione del fatto regolato dalla norma così come è dato nell’esperienza, facendo sorgere dal raffronto fra quel tipo di regolamento e quello attuale il risultato della sua operazione scientifica di operatore del diritto. Proprio perché l’esperienza è per sua natura mutevole, si è detto che il giurista come interprete, si inserisce egli stesso nel fenomeno interpretato, in quanto realizza il suo compito in una continua riformulazione della norma dettata in funzione di una realtà sempre mutevole.

I problemi giuridici dei santuari pugliesi

Santoro Roberta
2004-01-01

Abstract

1. La scelta del metodo per lo studio e l’analisi dei Santuari pugliesi rappresenta un problema non semplice, per il fatto che i fenomeni presi in considerazione si presentano per la loro natura complessi e richiedono un’analisi ampia che coinvolge altre discipline quali la storia, la teologia, e non da ultimo la sociologia. Se si assume il problema come esistenza dei nessi tra diritto (canonico), storia e teologia si deve considerare l’esistenza di una unità ontologica di analisi. Un problema che canonisti e storici del diritto si sono posti più volte e al quale non sembra sia stata data una soluzione definitiva è quello delle relazioni e delle interazioni fra queste discipline. Lo specialista ha finito per chiudersi nella propria specialità, condizionato da un certo tipo di cultura, trasferendo proprio negli ambiti più caratteristici dalla specificità teologica e storica dell’esperienza giuridica canonica, le vecchie concezioni del diritto e della storiografia. In realtà, lo spessore e lo spazio del reale non acquisiscono un senso se non in un quadro di riferimento globale. Il rapporto con la teologia e la storia deve essere considerato come un problema interno al diritto canonico ovvero interno alla storia o interno alla teologia e, pertanto, dipende dall’ottica di partenza pur nel rispetto dell’autonomia delle singole scienze . Ad oggi non vi è più un giurista che non avverta, in maniera sempre più diffusa, che per l’approfondimento scientifico, che l’indagine condotta richiede, non si può prescindere dall’esperienza e dalla storia . L’esperienza giuridica si esprime come dialettica tra un dato normativo ed un dato storico e sociale; in questa esperienza si realizza il diritto . Il giurista avverte che la sua funzione non si esaurisce nella ricostruzione, secondo criteri tecnico-sistematici, di un dettato normativo, ma implica l’individuazione del fatto regolato dalla norma così come è dato nell’esperienza, facendo sorgere dal raffronto fra quel tipo di regolamento e quello attuale il risultato della sua operazione scientifica di operatore del diritto. Proprio perché l’esperienza è per sua natura mutevole, si è detto che il giurista come interprete, si inserisce egli stesso nel fenomeno interpretato, in quanto realizza il suo compito in una continua riformulazione della norma dettata in funzione di una realtà sempre mutevole.
2004
88-7228-432-5
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/100814
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact